Regione Veneto: 35 milioni per agriturismo e 5,7 per distretti del commercio
Mercoledi 29 Ottobre 2014 alle 16:05 | 0 commenti
Regione Veneto - “Abbiamo previsto uno stanziamento complessivo di 35 milioni e mezzo di euro a favore dell’inserimento di nuove strutture nell’offerta turistica rurale: 9,5 milioni saranno destinati a favorire l'approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, e altri 26 milioni per sostenere la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole impreseâ€. Lo ha detto oggi l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, in occasione della conferenza stampa di Agriturist Veneto svoltasi a Mestre. “La Regione – ha spiegato l’assessore – agirà dunque per l’agriturismo su due fronti: utilizzo di energia pulita e sviluppo economico delle impreseâ€.
L’incontro promosso da Agriturist, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Confagricoltura, è stato organizzato per illustrare la nuova legge regionale per l’agriturismo (legge regionale n. 28/2012, integrata dalla 35/2013), che con la recente delibera attuativa fissa le norme per le aziende agricole che intendono avviare o continuare a svolgere l’attività agrituristica. David Nicoli, presidente di Agriturist Veneto, ha ricordato come l’attuazione della nuova normativa “potrà porre in evidenza alcune vulnerabilità , come l’eccessivo carico burocratico che grava sulle aziende; la necessità di un maggior coordinamento tra i diversi organi controllori; l’esigenza di maggiore semplificazione della complessità dei criteri di definizione del numero annuo massimo dei pastiâ€.
E’ intervenuto alla presentazione anche il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, che si è detto soddisfatto della nuova legge: “una delle prime, in Italia, a regolamentare l’intero sistema dell’accoglienza da parte del settore primario, dunque non solo agriturismo, ma anche pescaturismo e ittiturismo. Credo che con le ultime modifiche – ha affermato – possa rappresentare per il settore una grande opportunità di crescita e sviluppo, con meno vincoli ma anche maggiori responsabilità da parte degli operatoriâ€. Giudizio positivo ha espresso anche il vicepresidente della IV Commissione consiliare Graziano Azzalin: “si tratta di un passo importante soprattutto sul fronte di un riconoscimento delle nuove forme di turismo rurale e della costruzione, finalmente, di un sistema di rete dell'offerta turistica del nostro territorio, oggi ampia e diversificata ma molto frammentata, perché dobbiamo attrezzarci a rispondere al meglio a una domanda del consumatore/turista che è in continua evoluzione e spesso poco ascoltata e indagata. Su questo fronte, in particolare, dovremo lavorare maggiormente e concentrare i nostri sforzi futuriâ€.
“I Distretti del commercio sono una progettualità di grande innovazione, all’interno della cornice totalmente nuova disegnata dalla legge regionale sulle politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nel Veneto (n. 50/2012)â€. Lo ha evidenziato l’assessore regionale allo sviluppo economico e al commercio Isi Coppola presentando oggi a Venezia il bando per il finanziamento di progetti-pilota finalizzati all’individuazione dei Distretti del commercio. Erano presenti rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione e degli enti locali. La misura complessiva del finanziamento regionale ammonta a 5,7 milioni di euro (a cui potrà aggiungersi il cofinanziamento dei comuni). Le domande vanno presentate dai comuni in forma singola o associata, anche su iniziativa delle organizzazioni delle imprese del commercio e dei consumatori, entro il 28 novembre.
Anche per le attività commerciali la grande sfida da affrontare – ha detto l’assessore - è quella della competitività e una risposta all’attuale crisi economica delle città e dei territori può venire da strumenti come questo, che mettono in sinergia pubblico e privato. E’ un’esperienza pilota a livello nazionale che rientra in una visione assolutamente nuova dello sviluppo economico a 360 gradi, ben articolata e di cui il commercio è parte integrante. “Arriva al termine di un percorso condiviso con le associazioni di categoria e il territorio, che ha già dimostrato di essere pronto a rispondere positivamente – ha sottolineato l’assessore Coppola - e intende ridare valore alla polarità del commercio nei centri urbani, superando anche la contrapposizione con la grande distribuzione che diventa uno degli attoriâ€.
I Distretti del commercio sono aree di rilevanza comunale o intercomunale nelle quali i cittadini e le imprese, liberamente aggregati, qualificano il commercio come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione delle risorse di cui dispone il territorio al fine di accrescerne l’attrattività , rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali. Il distretto è costituito da attività commerciali di vendita al dettaglio e di somministrazione, ma anche da altre tipologie di attività produttive e di servizi. La guida sarà affidata alla figura professionale del “manager del distrettoâ€, individuato dai partners, e gli impegni dei soggetti aderenti ai distretti saranno regolati da un “accordo di partenariatoâ€. Il partenariato dovrà essere costituito dal comune, da almeno due organizzazioni delle imprese commerciali e dei servizi e da imprese prevalentemente del commercio ma comunque aperto anche ad altri soggetti.
Il bando prevede, tra l’altro, misure di finanziamento per interventi strutturali, comunicazione e animazione del territorio, miglioramento dei servizi legati all’accoglienza turistica per favorire la fruizione dei luoghi di interesse commerciale, enogastronomico, della produzione artistica e creativa. I programmi di intervento avranno una durata di 18 mesi (dall’1 gennaio 2015 al 30 giugno 2016) con possibilità di proroga fino a 24 mesi. Il bando prevede alcuni rilevanti fattori di premialità nell’assegnazione dei contributi in presenza di misure di fiscalità di vantaggio, di politiche di riuso delle unità immobiliari commerciali sfitte nei centri storici e urbani, di avvio di nuove imprese commerciali da parte di lavoratori espulsi dai processi produttivi.
Nel corso della presentazione, il prof. Luca Tamini del Politecnico di Milano ha brevemente illustrato anche un report su quello che ha definito un “tema emergenteâ€, quello cioè del riuso e della gestione unitaria di immobili commerciali sfitti e inutilizzati in ambito urbano e delle ricadute positive che possono derivare proprio dall’introduzione dei Distretti del commercio
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.