Regione su risultati progetto “open innovation” pmi e dati su vigneti Prosecco
Lunedi 2 Marzo 2015 alle 18:58 | 0 commenti
Regione Veneto - Con il progetto europeo Rapid Open Innovation – Speeding Time To Market è stata messa a punto una nuova piattaforma online (www.openinnovation-platform.net) per la diffusione dell’innovazione nelle PMI secondo la logica dell’Open Innovation. Un approccio innovativo che, attraverso la crescita delle relazioni, degli scambi di know-how e di azioni congiunte tra attori dei sistemi economici (aziende, enti di ricerca e innovazione e università ) dell’area italo-austriaca, mira a far crescere la capacità attrattiva delle imprese.
L’evento conclusivo del progetto europeo, che ha avuto come tema “L’Open Innovation per la competitività delle PMIâ€, si è tenuto nei giorni scorsi a Treviso. La Regione del Veneto è stata partner del progetto che ha avuto come capofila “t2i -trasferimento tecnologico e innovazioneâ€, società consortile delle Camere di Commercio di Treviso e Rovigo. Gli altri partners italiani e austriaci sono: Fraunhofer Italia IEC, Certottica scarl, Transidee Tranferzentrum Universität Innsbruck GmbH, Innovations und Technologietransfer Salzburg GmbH e Wirtschaftskammer Tirol.
Il progetto, sviluppato e finanziato all’interno del Programma Interreg IVC Italia-Austria, è nato con l’obiettivo di migliorare, attraverso l’approccio dell’Open Innovation, la competitività delle PMI che operano nell’area transfrontaliera Italia-Austria attraverso una loro maggiore capacità di innovazione e si è rivolto, in particolare, alle aziende appartenenti ai settori delle filiere della Bio-edilizia, della Meccanica e del Legno-arredo. Il lavoro ha portato allo sviluppo di un modello, servizi, approcci laboratoriali e strumenti di relazione con centri di ricerca e di innovazione per favorire la diffusione dell’Open Innovation nelle PMI.
Nel corso dell’evento sono stati presentati i principali risultati conseguiti per supportare la cooperazione tra aziende su obiettivi di innovazione comuni e favorire l’apertura a percorsi transnazionali. Particolarmente significativo il coinvolgimento delle PMI nel Veneto: 105 le aziende beneficiarie dirette degli interventi del progetto attraverso gli Open Innovation Working Lab e le attività di coaching, gli audit di innovazione e la fase di sperimentazione; 19 i Centri di ricerca e servizi di supporto all’innovazione coinvolti nelle azioni di progetto.
“Non esiste un conteggio di ettari sbagliati. I dati di Regione e Avepa sono corretti e sono ben noti, nonché realizzati con un metodologia che non ha eguali in Italiaâ€.
Con queste parole, e snocciolando tabelle affiancato dallo stato maggiore dell’agricoltura e della viticoltura regionale, l’Assessore regionale Franco Manzato ha preso oggi posizione sulle recenti polemiche rispetto al riconoscimento degli ettari di vigneto per la produzione del prosecco doc sui quali sarebbe stato commesso un errore di calcolo che avrebbe portato al riconoscimento di circa un 10% in meno dei vigneti.
“Non c’è stato nessun errore – ha ribadito Manzato – ma alcuni avvenimenti che, concatenati tra loro, hanno determinato un disequilibrio rispetto alle previsioni. Stiamo già lavorando al riallineamento degli ettari disponibili che sarà concluso entro 10-20 giorni. Le riassegnazioni saranno poi effettuate dal Consorzio del Prosecco Docâ€.
“Siamo in attesa delle indicazioni da parte del Consorzio in merito alle modalità attraverso le quali riassegnare gli ettari disponibili alla coltivazione. Entro un paio di mesi circa la ridistribuzione dovrebbe essere attivataâ€.
Manzato si riferisce alla superficie di circa 2000 ettari, assegnata in precedenza ma mai utilizzate dalle aziende agricole assegnatarie, che automaticamente viene ridistribuita all’interno delle aree vocate a DOC.
“In questo iter che condurrà alla riassegnazione degli ettari disponibili – ha aggiunto Manzato - ogni ente ha un ruolo preciso e ben distinto. In primis la Regione, mediante Avepa (Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura), attiverà un riallineamento delle superfici. Successivamente daremo la comunicazione al Consorzio il quale, per sua specifica competenza, ci indicherà come e secondo quali criteri riassegnare le superfici non utilizzate. A questo punto la Regione emanerà un provvedimento di indirizzo rivolto ad Avepa, nel quale andrà a comunicare le decisioni del Consorzio e fornirà il dettaglio sul come procedere alla riassegnazione degli ettari, fungendo da banca dati. Questo iter impiegherà un paio di mesi circaâ€.
Tra i fattori determinanti della situazione, Manzato ha indicato “un forte aumento della domanda, una diminuzione della produzione 2014 e scelte imprenditoriali non finalizzate al proseccoâ€.
“Ad esempio – ha aggiunto Manzato – tra il 2013 e il 2014 gli impianti non sono stati quelli previsti e alcuni produttori hanno preferito puntare su pinot grigio e moscato bianco perché più remunerativi al momento della sceltaâ€.
Da non dimenticare poi che, come hanno sottolineato i tecnici regionali, a giugno 2014 le previsioni erano favorevoli, con una vendemmia anticipata e abbondante. Poi sono seguiti 3 mesi di maltempo e piogge e il consuntivo è stato l’opposto.
Manzato ha concluso augurandosi che “ora sia tutto chiaro†e che “soprattutto non si debba continuare a dibattere e polemizzare e ci si possa concentrare esclusivamente sul futuro di una denominazione che fa miracoli nel mondo interoâ€.
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