Regione: istituito registro imprese artigiane storiche, contraffazione in scena alla Camera
Lunedi 18 Maggio 2015 alle 18:48 | 0 commenti
Le note della Regione Veneto
Per la prima volta la Camera dei Deputati ospita uno spettacolo di teatro civile dedicato ai “falsiâ€, a testimonianza di un’urgenza sociale ed economica che deve essere contrastata partendo dalla cultura della legalità e dal consumo consapevole. Interpretato da Tiziana Di Masi e ideato e scritto dal giornalista Andrea Guolo, lo spettacolo sarà rappresentato a Roma, nella sala della Regina di Palazzo Montecitorio, martedì 26 maggio con inizio alle ore 16.30.
L’organizzazione è a cura di Camera Eventi. Ingresso su invito. Si tratta dell’81.ma replica per lo spettacolo, che ha debuttato il 4 ottobre 2013 a Venezia (teatro Goldoni), per poi essere rappresentato nelle principali città italiane tra teatri, piazze, convegni e spiagge. La rappresentazione nei massimi ambiti istituzionali costituisce un traguardo e, al tempo stesso, un punto di partenza per un'azione più efficace contro la contraffazione, partendo dai concetti contenuti in “TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSOâ€. La repressione c'è, ma non può bastare. La risposta all'economia illegale delle mafie, che gestiscono il business dei “falsiâ€, deve partire “dal bassoâ€, tutelando attraverso il consumo consapevole quelle produzioni che creano ricchezza diffusa e lavoro regolare. È un messaggio che dalla società sale alla politica, affinché sia in grado di tutelare i consumatori approvando leggi che impongano informazioni corrette sui prodotti e che difendano, partendo dall'Europa, il nostro marchio più contraffatto: il made in Italy. La produzione, diretta dal Centro di produzione vicentino La Piccionaia, è l’esito di un percorso artistico complesso, frutto di un lavoro d’inchiesta approfondito. Lo spettacolo pone l’accento sulla nocività per la salute della quasi totalità degli oggetti contraffatti – dai giocattoli all’abbigliamento fino ai prodotti alimentari e ai farmaci – e sull’esistenza di una “filiera del dolore†di cui ciascun cittadino/consumatore diviene parte (e complice) nel momento in cui sceglie di acquistare un bene contraffatto, alimentando il business delle mafie che su di esso prosperano. Il giro d’affari della contraffazione, che soltanto in Italia è stimato a 6,5 miliardi di euro, sottrae 110 mila posti di lavoro regolari all'anno e, nel mondo, costringe 115 milioni di bambini sotto i 14 anni a lavorare invece di andare a scuola.
La produzione dello spettacolo è stata finanziata dalla Regione Veneto, assessorato alla tutela del consumatore, insieme ad una quarantina di repliche su territorio regionale. Inoltre, hanno sostenuto il progetto il tavolo congiunto Sistema Moda Veneto e le principali Associazioni dei consumatori del Veneto. A questi si sono aggiunti patrocini nazionali e internazionali: Commissione Europea, Ministero dello Sviluppo Economico, Anci, Indicam, Agenzia delle Dogane, Ancc/Coop, Cgil, Cisl, Uil, Libera, Arci, Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano Dop, Confartigianato Imprese, Cna Federmoda, Confcommercio, Confesercenti, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Grana Padano Dop.
E’ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale (n. 48/2015) il provvedimento della giunta regionale con cui viene istituito il registro regionale delle imprese artigiane storiche. Il Veneto – fa rilevare l’assessore all’economia – può vantare infatti una lunga tradizione artigianale e la Regione ha inteso tutelare le imprese artigiane storiche che hanno saputo interpretare al meglio le caratteristiche produttive valorizzando la comunità ed il territorio dove operano, anche laddove abbiano ceduto il passo a forme di produzione più moderne, sempre mantenendo inalterata la propria natura ed identità .
Il Registro regionale delle imprese artigiane storiche del Veneto si pone quindi l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio rappresentato dalle imprese artigiane, con oltre 40 anni di attività , connotate da particolare valenza storica, artistica e culturale, e di promuovere inoltre la trasmissione del patrimonio di professionalità e competenze distintive dell’artigianato storico anche in proiezione futura.
Per l’inserimento nel Registro è richieste un’accurata documentazione che rappresenti il particolare rilievo e le caratteristiche dell’impresa, la sua evoluzione nel tempo e il grado di conservazione dei caratteri storici, nonché la rilevanza dal punto di vista storico, artistico, culturale e tradizionale dell’attività svolta.
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