Regione: mercato del lavoro, Veneto Sviluppo, molluschicoltura
Mercoledi 8 Aprile 2015 alle 18:15 | 0 commenti
Le note della Regione Veneto su mercato del lavoro, Veneto Sviluppo, molluschicoltura
E’ dedicato all’analisi del mercato del lavoro l’ultimo numero di “Statistiche flashâ€, pubblicazione periodica curata dalla Sezione Sistema Statistico della Regione. In particolare, dopo due anni di calo, nel 2014 l'occupazione torna a salire, +1,1% rispetto all’anno precedente, pari a circa 22 mila persone in più al lavoro, mentre il numero di disoccupati, pari a 167.059, diminuisce dello 0,5%.
Tra le province venete, Verona è quella che registra la crescita maggiore nel tasso di occupazione, pari a 67,5%, in linea con quello di Belluno (67,6%), e si attesta così al settimo posto nella graduatoria delle province d'Italia per il tasso più alto accanto a Belluno che si guadagna il sesto posto. Inoltre, a Verona diminuisce fortemente la disoccupazione e con un tasso del 4,9% si classifica la seconda provincia d'Italia per i livelli più bassi di disoccupazione.
L’analisi, oltre all’occupazione giovanile e femminile, prende in esame anche la situazione dei lavoratori stranieri. Il Veneto è una delle prime regioni italiane per consistenza della popolazione straniera: quinta nel 2013 con 104 stranieri ogni mille abitanti. Di conseguenza, è una delle prime per l'incidenza di lavoratori stranieri sul totale degli occupati: nel 2013 il Veneto registra quasi 255.000 lavoratori stranieri, assorbendo circa l'11% dei lavoratori immigrati in Italia e incidendo per il 12,2% sulla totalità degli occupati residenti nella regione.
Con la crisi le differenze già esistenti tra cittadini locali e stranieri sono aumentate: più forte l'impatto negativo sull'occupazione immigrata che quella italiana e più nelle aree del Nord che in quelle del Sud. Sono meno gli immigrati assunti con un contratto a tempo indeterminato e decisamente più elevato il tasso di disoccupazione che in Veneto risulta pari al 14,3% per gli immigrati contro il 6,6% per gli italiani. Inoltre, gli stranieri hanno professioni di qualifica mediamente bassa e la retribuzione media mensile degli stranieri è inferiore a quella degli italiani di 230 euro. Migliore la situazione in Veneto che presenta il più basso squilibrio dello stipendio fra italiani e immigrati fra le regioni, appena 100 euro, e sono anche meno le persone che prendono al di sotto dei 1.000 euro al mese.
“Che Veneto Sviluppo sia un driver fondamentale per la crescita delle imprese del territorio é un dato di fatto. Il mio ringraziamento va a tutto management che ha preso una società con bilanci in rosso di 8 milioni di euro e l'ha saputa portare ad un utile di 4.5 milioni, consolidando in due soli anni utile e partecipazioni importanti in tutti gli asset cruciali per il territorioâ€.
E’ il commento del Presidente del Veneto ai dati di bilancio 2014 della partecipata regionale, che sono stati illustrati oggi dai vertici della società .
“Manager seri e preparati, che hanno saputo cogliere le opportunità e tradurre le parole in fatti, sostenendo le imprese e gli imprenditori con operazioni di agevolazioni o garanzia del credito per quasi 1,5 miliardi di euro nel triennio 2012-14, una fase economica drammatica a causa della crisi, dei mercati stagnanti e del credit crunch che ha privato di credito anche le aziende più solide – prosegue il Presidente del Veneto - Stiamo parlando di quasi 14 mila aziende che hanno beneficiato del supporto della Finanziaria regionale. Se le aziende del Veneto possono vantare una ripresa anche migliore di quelle di altre regioni italiane, e se la disoccupazione si è mantenuta su valori sempre più bassi in Veneto rispetto anche ad aree limitrofe come Lombardia ed Emilia-Romagna, ciò é anche merito di Veneto Sviluppoâ€.
Un emendamento alla legge di stabilità per il 2015, presentato dalla giunta regionale e approvato oggi dal consiglio, ha introdotto un intervento straordinario di 500 mila euro a favore delle imprese di allevamento di molluschi a mare, finalizzato a mitigare gli effetti dei danni provocati dalle mareggiate di febbraio al largo della costa veneta. L’intensa perturbazione ha determinato infatti un notevole impatto sugli impianti di molluschicoltura presenti su tutto il litorale, con ingenti danni alla produzione e in alcuni casi alle strutture produttive sia a mare che in laguna.
“Abbiamo proposto questo intervento – sottolinea l’assessore all’economia – dopo l’incontro che io e il collega all’agricoltura e alla pesca abbiamo avuto a Palazzo Balbi a Venezia il 10 febbraio scorso con le associazioni di categoria insieme ad una rappresentanza di operatori, per individuare tutte le azioni possibili per far fronte ai danni e rilanciare il settore, garantendo la produzione per il 2015.
“In quell’occasione – conclude l’assessore polesano - si era prospettata la possibilità di individuare anche forme di indennizzo agli operatori di questo settore già profondamente in crisi. Con l’emendamento approvato, la giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo straordinario che potrà aiutare a dare prospettive di continuità all’attività della molluschicoltura nelle aree costiere venete. Una promessa mantenuta, ancora una volta, per sottolineare il valore di un comparto di grande importanza economica e occupazionale del nostro Delta".
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