Regionali, Rubinato reclama legalità e suoi candidati: contro l'astensionismo nel PD
Domenica 14 Dicembre 2014 alle 17:26 | 0 commenti
Mentre il Pd subisce l'ennesimo autogol grazie ai deputati Zoggia e Mognato, coinvolti nell'inchiesta sul Mose, a Roncade stamane si sono riuniti i referenti del progetto di Simonetta Rubinato, che ha conteso nella primarie ad Alessandra Moretti e a Antonino Pipitone la leadership del centro sinistra alle prossime regionali.
I leit motiv della riunione sono stati la necessità di presentare candidati del progetto Rubinato nella lista guidata dall'europarlamentare vicentina, anche «per evitare l'astensionsimo "interno" al PD», e l'ostracismo alla candidatura di «persone che hanno ricevuto finanziamenti per l'attività politica, anche se formalmente dichiarati, da imprese o imprenditori che siano indagati per fatti di corruzione».
Di seguito pubblichiamo la nota ufficiale del "Progetto Veneto" di Simonetta Rubinato
«Non possiamo - dicono - invocare a gran voce passi indietro e pulizia solo dopo le indagini della magistratura».
La legalità , appunto, insieme all'autonomia e al nuovo modello di sviluppo sono le parole d'ordine del progetto politico che, forte del consenso raccolto in pochi giorni alle primarie del 30 novembre, sarà strutturato con un riferimento su tutte le province. «Insieme abbiamo condiviso di dare voce ai tanti che con la loro firma prima, ma soprattutto poi con un voto libero e democratico (quasi 11.500 voti di cittadini, il 30% su base regionale) hanno sostenuto le priorità programmatiche indicate per il governo del Veneto 2015/2020, a cominciare dall'autonomia speciale e dall'etica pubblica» ha spiegato Simonetta Rubinato al termine della riunione.
Durante l'incontro, in cui è emersa forte la preoccupazione che certo consociativismo praticato anche dal Pd rischi di far apparire agli occhi dei cittadini tutti complici del sistema di corruzione emerso dalle indagini della magistratura, è emersa la necessità di valorizzare il consenso raccolto in modo trasversale con la leadership di Simonetta Rubinato per evitare che si possa rifugiare nell'astensionismo, privando il Pd di quel valore aggiunto che è il voto d'opinione, necessario a vincere. Insomma, ora che il candidato è deciso, dicono i referenti del progetto, «è ora di mettersi al lavoro e noi - assicurano - siamo pronti a dare il nostro contributo».
Da qui il via libera all'idea di dare vita ad un'associazione che porti avanti il contenuto del progetto, continuando il percorso di confronto avviato nell'agosto scorso con la formula dei Barcamp. E all'auspicio che nelle liste delle prossime regionali sia inserito un candidato per ogni provincia che si riconosca nel progetto presentato da Simonetta Rubinato.
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