Quotidiano | Categorie: Politica

Firme per liste in regione, fatta la legge ecco l'inganno: tre fantagruppi per PD, Lega e Tosi

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 6 Marzo 2015 alle 01:29 | 0 commenti

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Poco prima che ci arrivasse la nota del Consiglio Direttivo dell'Associazione Civica Vicenza Capoluogo stavamo scrivendo una nota proprio sull'ennesimo trucco italiano per gabbare la legge: in questo caso quello di costituire dei gruppi in Consiglio regionale per evitare alle liste in preparazione, associandosi a loro, di evitare la raccolta delle 13.000 firme necessarie per nuove formazioni per legittimarne la presentazione.

Lo hanno fatto per il Pd pro Alessandra Moretti il consigliere di lungo corso Giuseppe Berlato Sella, Alessio Alessandrini e Mauro Bortoli, che hanno "fondato" Veneto Civico. Per Flavio Tosi i consiglieri regionali Luca Baggio, presidente tra l’altro della Liga veneta, e Matteo Toscani, che con Francesco Piccolo, proveniente dal Misto, hanno costituito “Impegno veneto”. E la Lega Nord non è stata da meno col suo Prima il Veneto formato da Vittorino Cenci, Giovanni Furlanetto e Santino Bozza.

Le considerazioni di Vicenza Capoluogo sono così coincidenti con le nostre che le riportiamo in toto aderendo completamente e convintamente al loro contenuto di denuncia. Ammesso che serva a qualcosa in un'Italia truccata ovunque e da chiunque.

Il direttore

 

Elezioni regionali: i privilegi dei partiti e la fatica dei nuovi soggetti politici
Nuovi Gruppi consiliari senza alcuna rappresentatività e radicamento nel territorio. Forze politiche di serie A e di serie B

Dal Consiglio direttivo dell'Associazione Vicenza Capoluogo

Non c'è alcuna distinzione: la partitocrazia di destra e di sinistra ha trovato il modo di far nascere nuovi soggetti politici senza alcuna rappresentatività, ma comunque in grado di competere alle prossime elezioni regionali. "Veneto civico" per il Pd, "Prima il Veneto" per la Lega Nord, "Impegno Veneto" per il costituendo movimento del sindaco Tosi sono, al momento, i primi tre nuovi gruppi consiliari che i partiti hanno fatto nascere strumentalmente, al fine di evitare la raccolta delle 13 mila firme necessarie invece a quanti, pur rappresentando nuove formazioni politiche o civiche, dovranno raccogliere entro i primi giorni di aprile.
Presentarsi alle elezioni sta diventando un privilegio di pochi e soprattutto l'onere della raccolta firme, utile a dimostrare di avere una certa rappresentatività nel territorio e nel corpo elettorale, vale solo per alcuni e non per altri.
Se da un lato è giusto che le forze tradizionali e radicate nel territorio siano esentate dalla raccolta delle firme, non si capisce perché ci debba essere una discriminazione tra quelle che si presentano per la prima volta all'appuntamento elettorale.
E' sufficiente che in queste settimane vengano costituiti in Consiglio Regionale dei nuovi e anonimi gruppi consiliari che, per magia, potranno ottenere la possibilità di presentare alle prossime elezioni ben due nuovi contenitori (liste) in appoggio ad un candidato Presidente della Regione.
Nuovi simboli e candidati avverranno così in modo estemporaneo senza essere surrogati dalla convalida e dalla validazione della rappresentatività e da un radicamento nel corpo elettorale del nostro territorio regionale.
Altri invece dovranno affrontare l'impegnativo onere della raccolta firme con il rischio persino di non riuscirci nonostante siano in grado di rappresentare un numero di elettori molto più alto di quello espresso da un gruppo consiliare neo costituitosi!
Una partitocrazia quindi che continua ad adottare soluzioni che allontanano sempre di più i cittadini dalla buona politica e che, ancora una volta, dimostra di saper predicare bene e razzolare male: quante volte infatti abbiamo sentito dire dai partiti tradizionali la necessità di semplificare la rappresentanza politica e di aggregare le varie forze politiche? Quanti leader e candidati affermano che la politica deve essere il luogo nel quale costruire processi, anziché di divergenza, di convergenza e di unità?
Assistiamo invece, anche nel nostro Veneto, ad una frammentazione politica insensata e contraddittoria con 16 gruppi consiliari che anziché proporre un cammino di ricomposizione, lo frammentano ulteriormente al fine di acquisire ulteriori privilegi.
Presentarsi alle elezioni di maggio diventa così più difficile ed arduo per chi oggi non ha alcuna rappresentanza in consiglio regionale.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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