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Regali di Natale da siti Internet, la denuncia di due lettori: "fate attenzione..."

Di Edoardo Andrein Giovedi 18 Dicembre 2014 alle 23:53 | 0 commenti

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Natale sta arrivando e per chi non l’ha ancora fatto è tempo di regali. A Vicenza come in tutta Italia le storie di persone vittime disservizi delle più svariate tipologie sono una moltitudine ogni anno, come ci fanno sapere anche dall’ufficio dalla Federconsumatori di Vicenza, che ogni settimana assiste decine e decine di persone, e invitano le vittime a rivolgersi o a consultare il sito dell’associazione per informazioni su come procedere in casi simili.

Ora, con l’avvento del commercio on-line rischiano di finire nella “rete” dei furbetti molte più persone, come accaduto anche a due nostri lettori, il signor Enrico Soso e Stefano M., che ci ha chiesto di rimanere anonimo.

Il primo ha acquistato prodotti su mediaprezzi.it, affaricerti.it, il secondo ha avuto problemi acquistando sul sito mediaworld.it, per il quale i negozi Mediaworld Vicenza non sanno dare spiegazioni.

Vi proponiamo integralmente le loro storie così come ce le hanno raccontate:

 

Scrivo queste righe per segnalare quella che secondo il mio parere è una truffa che coinvolge moltissime persone e di cui sono, mio malgrado, parte. 

Abbiamo acquistato su mediaprezzi.it, affaricerti.it e altri. Tutti siti che fanno capo a italia digital di Lucca. Di contratto dicono che l'attesa per la spedizione può essere di 10 giorni. Scaduti i giorni e senza aver ricevuto l'oggetto abbiamo ricevuto e-mail automatiche ai solleciti di chiarimento, prima dichiarando di essere in difficoltà con  le spedizioni e poi che non solo non avrebbero potuto spedire l'oggetto ma anche non avrebbero potuto restituire la somma corrisposta.

​A breve i siti chiudono per ''manutenzione''. 

Siamo indignati perchè compriamo spesso su internet e non ci era mai capitata una cosa del genere. 

Abbiamo mandato email a decine di associazioni nonchè Striscia la notizia e le Iene nella speranza di poter ottenere il ritorno di quanto onestamente guadagnato e speso per acquistare un oggetto

Ci siamo ritovati tramite un forum e su facebook e ci siamo resi conto di non essere l'unici truffati e di essere in veramente, veramente tanti.

Faremo quanto possibile ma ci chiediamo se noi truffati riavremo i nostri soldi indietro.

Dopo quello che vediamo in giro facciamo fatica a credere in una normale risoluzione della faccenda.

C'è chi ha perso 300 euro e chi 2000. 

Ad oggi siamo in 380 persone che si sono ritrovate per una valore di merci acquistate e mai spedite e mai recapitate di circa 266.000 euro. 

Chiediamo aiuto per poter evidenziare questo fattaccio e perchè non sia la solita faccenda all'italiana dove chi truffa se la cava con poco e chi è truffato si lecca le ferite e basta.

Enrico Soso

 

Desidero segnalare la mia recente disavventura con Mediaworld Vicenza. Ho acquistato un prodotto dal sito mediaworld.it e poi ho voluto esercitare il diritto di recesso e restituirlo.
Come previsto dal sito Mediaworld ho portato il prodotto a Mediaworld Vicenza ed il primo giorno mi hanno negato il reso perchè avevano un problema ai sistemi informatici e non vedevano ancora l'ordine come consegnato. Mi hanno invitato a ripassare il giorno seguente e così ho fatto.
Purtroppo anche questa seconda volta un addetto che si è qualificato come "responsabile" non mi ha accettato il reso perchè, a suo dire, il sistema ancora non si era aggiornato, mentre invece al servizio clienti non riscontravano alcun problema. Non solo: mi ha mostrato il cartello che informava circa malfunzionamenti anche su altri servizi (vendita biglietti) per dimostrare che hanno problemi generalizzati. Ho pensato: "però, anzichè risolvere i disservizi ed assistere il cliente si preferisce accumulare i disservizi per poi farne sfoggio al cliente?".
Questo addetto, oltre a non farsi carico minimamente del problema provando a trovare una soluzione, continuava a dire che non è di sua competenza risolvere i problemi relativi agli ordini acquistati dal sito mediaworld. Ma come? Non lavorate per la stessa azienda? Sulle procedure di recesso non c'è scritto che basta portare il prodotto acquistato online al negozio mediaworld più vicino? Niente, faceva spallucce ed io rimanevo in piedi con il mio pacco.
Quando ho chiesto di parlare con il direttore mi ha risposto che era in ufficio e non si occupa certo di queste cose. Fa piacere sapere che il direttore non si occupi dei clienti.
Poi arriva la proposta choc: "se vuoi puoi aspettare qui che i sistemi si aggiornino, magari succede tra dieci minuti, magari fra qualche ora o domani".
Gran segno di professionalità ed assistenza al cliente, complimenti. Dopo due viaggi, 60 km e due ore in tutto perse per nulla ero ancora lì con il mio pacco in mano impossibilitato ad esercitare un diritto previsto dalla Legge! E preso per i fondelli per di più!
Avevo voluto dare fiducia ad un'azienda che per me aveva un nome. Evidentemente ho sbagliato, avrei dovuto acquistare dal colosso che tutti conosciamo di vendite online. Se questa persona di Mediaworld a Vicenza un giorno si dovesse trovare a subire le conseguenze del calo di vendite per i clienti che comprano altrove dopo aver subito un trattamento del genere non si lamenti però.
Intanto mentre scrivo sono ancora qui, con la Legge dalla mia parte, ma impossibilitato ad esercitare il mio diritto di recesso e con il pacco in mano... Il direttore di Mediaworld si farà mai sentire? Direttore batta un colpo se c'è, dovrebbe avere un mio fax sul suo tavolo e, guardando su google, ha molto da lavorare sul rapporto che il suo staff ha con i clienti: le recensioni sono desolanti ed il punteggio 2,6 su 5.

Stefano M.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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