Referendum Veneto, Toniolo: è giusto che i veneti si esprimano liberamente
Giovedi 12 Giugno 2014 alle 23:00 | 0 commenti
NCD Veneto - "Premetto che sono contrario alla secessione, ma ho votato sì anche per la norma di istituzione del referendum per l'indipendenza del Veneto (legge Valdegamberi) perché è giusto che i cittadini veneti si esprimano, sempre che la legge non sia impugnata a Roma dopo la sua pubblicazione sul BUR!" Lo afferma il presidente della Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo (NCD), dopo la lunga tornata d'aula dedicata al tema dei referendum.
"Il movimento indipendentista ha creato una forte attesa su questo tema ed è giusto che i Veneti si esprimano", prosegue Toniolo. "Ma siamo realisti e sappiamo che questa norma troverà forti resistenze nella Capitale!"
"Altro discorso invece per la legge di cui sono stato primo firmatario, ovvero quella per il referendum per una maggiore autonomia della nostra Regione che è stata approvata ieri", puntualizza Toniolo,Â
"una norma attuabile in modo coerente nell'alveo costituzionale!"
La legge Toniolo stabilisce prima di tutto di autorizzare il Presidente della Regione del Veneto ad instaurare con il Governo un negoziato volto a definire il contenuto di un referendum consultivo finalizzato a conoscere la volontà degli elettori del Veneto circa il conseguimento di ulteriori forme di autonomia.Â
E successivamente nel caso la trattativa non abbia alcun esito, stabilisce di indire un referendum consultivo per conoscere la volontà  degli elettori del Veneto su cinque quesiti: "Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?"; "Vuoi che una percentuale non inferiore all'ottanta per cento dei tributi pagati annualmente dai cittadini veneti all'amministrazione centrale venga utilizzata nel territorio regionale in termini di beni e servizi?"; "Vuoi che la Regione mantenga almeno l'ottanta per cento dei tributi riscossi nel territorio regionale?"; "Vuoi che il gettito derivante dalle fonti di finanziamento della Regione non sia soggetto a vincoli di destinazione?"; "Vuoi che la Regione del Veneto diventi una regione a statuto speciale?".Â
"Se questa consultazione (per l'autonomia del Veneto) avrà successo, e noi del NCD non abbiamo dubbi sull'esito", sottolinea Toniolo, "ovvero se voteranno più della metà degli aventi diritto e se i voti favorevoli supereranno i contrari, ecco che il Presidente della Giunta regionale proporrà  un disegno di legge statale che dovrà contenere i percorsi e i contenuti per il riconoscimento di ulteriori specifiche forme di autonomia per la Regione del Veneto".
"Importante è che si possa raggiungere presto una forma di federalismo finanziario spinto o una vera e propria autonomia finanziaria", conclude Toniolo, "per far fronte a quella situazione che abbiamo definito la "questione veneta" che si fonda sulla consapevolezza che "il Veneto ha già dato abbastanza", o meglio che i veneti hanno fatto e stanno facendo già molti sacrifici per sostenere la nazione!"
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