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Referendum per l'indipendenza del Veneto, Vsg: utopia che diventa realtà

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 16 Giugno 2014 alle 11:05 | 0 commenti

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Veneto Serenissimo Governo - Siamo a pochi giorni dall'anniversario della vittoria della Battaglia di Custoza del 1866 (battaglia che diede via alla cosiddetta terza guerra d'Indipendenza italiana, guerra che portò all'illegale occupazione italiana del Veneto, nonostante l'Italia avesse incasellato una serie di sconfitte militari, tra cui anche quella di Custoza e Lissa).

Pochi giorni fa (il12 giugno 2014) il consiglio regionale del Veneto in un atto di orgoglio patriottico, che lo ha risollevato dal ruolo di Quisling in cui l'occupante italiano lo aveva rilegato, ha votato perché i Veneti possano liberamente decidere del proprio futuro di Popolo e Nazione.

Ora è necessario che tutti coloro che amano il Veneto a prescindere dalla loro appartenenza politica, dalla loro classe economica e dalla loro fede religiosa, si uniscano per fare in modo che il sogno diventi realtà e che il sol dell'avvenire sorga e che riscaldi il nostro futuro come Veneta Serenissima Repubblica indipendente.

La violazione della legalità internazionale avvenuta con il plebiscito truffa del 1866 potrebbe essere sanata, e l'illegale occupazione dello Stato italiano finire: in questo momento storico come Veneti abbiamo bisogno che tutto il consesso internazionale ci appoggi e che gli Stati amici si rivelino sostenendo il diritto del Popolo Veneto ad autodeterminarsi (diritto sancito dai trattati e dalle leggi internazionali).
L'indizione del referendum e il suo risultato andranno a rafforzare il ruolo che il Veneto ha avuto, ha e avrà nel bacino del mediterraneo, l'indipendenza del Veneto sarà sicuramente un elemento di equilibrio e pace per tutti gli Stati che si affacciano sul mediterraneo e che hanno relazioni economiche e politiche con questi Stati. Il possibile boicottaggio e sabotaggio di tale referendum a tutti i livelli e con tutti i mezzi da parte dello Stato italiano andrà nella direzione opposta, ovvero dell'instabilità politica, economica e sociale, e nel favorire i conflitti locali e la conseguente crescente immigrazione deregolarizzata mascherando così il proprio neo schiavismo come solidarietà.
Tutti gli attori internazionali sanno che l'Italia dalla sua costituzione è sempre stata un elemento negativo e destabilizzante nel bacino del mediterraneo: è stata promotore di innumerevoli guerre di aggressione e della repressione di molti popoli, non ha mai fatto autocritica e né ha mai fato le proprie scuse a nessuno, e non ha neppure punito nessun responsabile degli atti criminali commessi. Tanto per inciso ricordiamo tutti i paesi del mediterraneo (passati e presenti) che l'Italia ha aggredito nel corso della propria storia: Slovenia, Croazia, Jugoslavia, Bosnia Erzegovina, Albania, Grecia, Turchia, Regno Unito (Egitto e mandato britannico in Palestina), Libia, Cipro, Malta, Francia. Senza dimenticare le atroci azioni commesse per sottomettere i Popoli presenti nella penisola italiana cercando di azzerare e negare identità, lingue e storie nazionali.

Noi come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, vediamo il possibile raggiungimento di un referendum per l'indipendenza del Veneto, anche attraverso la legge regionale approvata, come un elemento positivo, come la realizzazione del primario obbiettivo che ci siamo posti nel 1987 e per cui nel 1997 abbiamo liberato Piazza San Marco ricostituendo la Veneta Serenissima Repubblica e nel 2008 abbiamo proclamato i primi Liberi Territori Veneti.

Ora donne e uomini che amano il Veneto debbono nei propri posti di lavoro, nelle associazioni che frequentano e in ogni luogo in cui vanno diffondere la causa Veneta ed essere la voce del diritto alla libertà della propria terra Veneta contro ogni possibile ostracismo verso il referendum per l'indipendenza del Veneto.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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