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Referendum catalano sull'Indipendenza, Ciambetti: se Rajoy proverà a fermarlo la democrazia europea sarà a rischio, tots som Catalans

Di Note ufficiali Domenica 5 Febbraio 2017 alle 21:29 | 0 commenti

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"Torna lo spettro del 1936: ancora una volta la democrazia spagnola è messa in pericolo, ancora una volta il cuore della resistenza democratica è Barcellona". Preoccupato per le notizie che giungono da Madrid Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, sottolinea in una nota come "il tentativo di fermare il referendum catalano può essere il primo drammatico segnale di una svolta autoritaria anacronistica, antistorica, illiberale - ha detto Ciambetti - Mi auguro che il Primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, non ceda alle tentazione repressiva che potrebbe anche concretizzarsi nell'uso della forza e lasci che il popolo catalano possa esprimersi democraticamente, in maniera trasparente e cristallina in una consultazione elettorale che deve svolgersi a questo punto sotto il controllo di osservatori stranieri".

"Mi auguro - aggiunge Ciambetti - che i democratici europei facciano l'impossibile per evitare l'uso di misure coercitive da parte del governo di Madrid: la storia insegna quanto sia incerto il confine tra l'esercizio legittimo del potere da parte dello Stato e la sopraffazione e come certe tentazioni, certe scorciatoie, portino dritto dritto allo smantellamento dello stato di Diritto e alla sospensione delle libertà costituzionali. Tutti abbiamo il dovere di difendere il diritto democratico del popolo catalano a pronunciarsi sul suo destino. In Scozia, in una democrazia consolidata come quella britannica, non c'è stata ombra di dubbio sullo svolgimento del referendum per l'Indipendenza. A Madrid invece s'aggirano spettri del passato, un passato che nessuno vuole rivedere tornare in auge. Per questo oggi in Europa dobbiamo dire ‘Tots som Catalans' ripetendolo in castigliano, Todos somos catalanes: siamo tutti catalani".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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