Referendum autonomia Veneto, Patrizia Bartelle (M5S): "soldi spesi per nulla"
Giovedi 10 Agosto 2017 alle 15:47 | 1 commenti
"Non sono sorpresa del fatto che il Corecom abbia proposto l'archiviazione dei miei esposti in cui denuncio gli abusi della Lega Nord in materia di violazione di par condicio sul referendum per l'autonomia del Veneto". Esordisce così la consigliera regionale del M5S Patrizia Bartelle che incalza: "Cosa ci si può aspettare quando c'è la coincidenza fra controllato e controllore, dal momento in cui la maggioranza dei componenti del Corecom è stata nominata dalla maggioranza imperate in regione? Mi aspetto quindi che AGICOM ripristini prontamente la legalità così clamorosamente violata."
Tiene inoltre  a precisare che: "il M5S, in linea di principio, è sempre favorevole a che i cittadini possano esprimersi direttamente sulle questioni che ci riguardano. Qui però ci troviamo di fronte a un referendum truffa, che sta costando ai veneti ben 14 milioni di euro di danno erariale. L'art. 116 della Costituzione prevede infatti che si possano ottenere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia solamente in tema di organizzazione di giudice di pace, istruzione, ambiente, ecosistema e beni culturali. La procedura costituzionale non prevede affatto la celebrazione d'un referendum, inutile e dispendioso, ma che l'intesa fra Stato e Regione debba essere raggiunta dopo aver sentito gli enti locali e nel rispetto dei principi finanziari e di bilancio sanciti dall'articolo 119. La Lega sta quindi gettando fumo negli occhi dei veneti, perché si tratta di un referendum illegittimo proprio in quanto non previsto dalla stessa Costituzione: non è che la Lega stia perseguendo, con mezzi più astuti, gli stessi obiettivi degli indipendentisti veneti?"
"Tengo a precisare che io sono italiana, e sono fermamente contraria alla secessione del Veneto dall'Italia. Gli elettori veneti devono sapere che l'eventuale approvazione d'un referendum sull'autonomia non comporterà affatto, come la propaganda leghista vuol far credere, che i soldi delle tasse rimarranno sul nostro territorio, perché per questo ci vorrebbe una modifica della Costituzione. Con il referendum della Lega si spendono soldi invece di guadagnarne. Trovo poi sconcertante che il mio esposto al Corecom, che vigila sul rispetto della par condicio, rischi di slittare perché le autorità garanti del Veneto hanno deciso la serrata degli uffici nella settimana di ferragosto, interrompendo di fatto un pubblico servizio."
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