Redistribuire meglio risorse europee in Italia: Ciambetti illustra testo audizione alla Camera
Mercoledi 7 Settembre 2011 alle 22:35 | 0 commenti
Roberto Ciambetti, Regione Veneto - L'assessore Ciambetti in audizione davanti le commissioni congiunte della Camera sulle politiche comunitarie. "Redistribuire meglio le risorse europee in Italia: è inammissibile che ci siano Regioni che non riescono a spendere i fondi di Bruxelles"
L'assessore regionale del Veneto Roberto Ciambetti è stato relatore nell'audizione davanti alle commissioni riunite V (Bilancio, Tesoro e programmazione) e XIV (Politiche dell'Unione Europea) della Camera dei Deputati sul tema delle politiche comunitarie 2014-2020 e relativi finanziamenti (qui il testo della'audizione).
"I fondi europei costituiscono oggi una delle poche grandi risorse disponibili - ha detto Ciambetti - e io credo si debbano esemplificare i vincoli procedurali e burocratici nell'accesso a questi fondi e contestualmente avviare, per quanto riguarda l'Italia, una redistribuzione diversa delle risorse, favorendo negli anni a venire le regioni trainanti l'economia, e che dunque costruiscono la ricchezza del Paese: verso Europa 2020 dobbiamo impedire che le locomotive di oggi diventino vagoni di domani, visto che un treno fatto solo di vagoni non fa molta strada. Altra chiave di volta è il coinvolgimento diretto degli enti locali, i Comuni in specialmodo, nella gestione dei fondi per opere di tutela ambientale, innovazione tecnologia, ricerca: penso, lungo il corridoio Barcellona-Kiev, cioè nell'asse padano, ad intervento contro l'inquinamento atmosferico che nasce sì dalle industrie come dal traffico ma anche, per una quota rilevante, dall'obsolescenza degli impianti termici e di riscaldamento: ho fatto questo esempio, per dire che i fondi europei 2020 devono coinvolgere la realtà locale su opere che coinvolgono direttamente i cittadini. In terzo luogo - ha continuato Ciambetti - credo molto nell'azione comunitaria lungo strategie macroregionali: pensiamo al corridoio Adriatico, ad esempio, che coinvolge sia le regioni italiane sia l'asse balcanico e greco. Resta il fatto - ha concluso l'assessore regionale del Veneto - che non possiamo permetterci di avere fondi inutilizzati, mentre il Governo deve mettere le regioni nelle condizioni di cofinanziare i programmi europei, cofinanziamento necessario per attivare risorse per centinaia di milioni, una manna visti i tempi che corriamo e considerato un futuro nel quale la spesa pubblica andrà sempre più rarefacendosi".
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