Rebecca: "Una manovra insufficiente, varata dopo uno spettacolo indecoroso"
Venerdi 16 Settembre 2011 alle 13:43 | 0 commenti
 
				
		Sergio Rebecca, Confcommercio di Vicenza - Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza e Vice presidente nazionale di Confcommercio boccia i contenuti del provvedimento. "Pagano cittadini e imprese, mentre la politica non ha avuto nemmeno la dignità di tagliare i privilegi della casta". E l'aumento dell'Iva scatta di sabato, creando disagi alle imprese commerciali
"E' una Manovra che richiede grandi sacrifici ai cittadini e alla  imprese, perché composta principalmente di tasse a cominciare  dall'iniquo aumento dell'Iva. Ma quel che è peggio è un provvedimento  che, per come è stato formulato e per i suoi contenuti, non è in grado  di ridare fiducia né al Paese né ai mercati e dunque appare fin da  subito insufficiente". Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di  Vicenza e vicepresidente nazionale di Confcommercio Imprese per  l'Italia non usa giri di parole per esprimere la totale insoddisfazione  per la Manovra approvata in via definitiva mercoledì scorso dalla  Camera. "Questo provvedimento - rincara il presidente Rebecca - è nato  dopo un ridicolo "balletto" di misure e di cifre, uno spettacolo  indecoroso di una classe politica che si è dimostrata non all'altezza  proprio nel momento in cui, invece, serviva una forte assunzione di  responsabilità di fronte agli italiani, all'Europa e ai mercati. E a  dimostrare il limite dei nostri rappresentanti in Parlamento è il fatto  che ancora una volta si sono ben guardati dal togliere i tanti privilegi  della "casta": non hanno avuto nemmeno quest'ultimo, inderogabile,  sussulto di dignità che il Paese chiedeva loro".
Nel frattempo,  domani (sabato 17 settembre) scatta ufficialmente l'aumento  dell'aliquota Iva dal 20 al 21 per cento che, come più volte denunciato  dalla Confcommercio, avrà un effetto depressivo sui consumi già "al  palo" da molti mesi. "Si è trattato di un vero e proprio blitz che ci ha  totalmente spiazzato, perché fino a poche ore prima questa misura era  stata cancellata - continua Rebecca -. Un esempio di incongruità del  Governo, a cui si aggiunge anche una buona dose di incompetenza: far  scattare l'aumento dell'Iva in una giornata come il sabato, con tutto  ciò che questo comporta per le aziende del settore commerciale in  termini di aggiornamento dei sistemi informatici e dei misuratori  fiscali, è quanto di più insensato si potesse pensare".
Un altro  tassello, dunque, che dimostra la distanza di questa classe politica dal  Paese reale: "D'altronde sono stati eletti con una legge che, di fatto,  ha esautorato i cittadini dalla possibilità di scegliere chi li  rappresenta. E a questo punto la riforma del sistema elettorale è  indispensabile e urgente: se non la fa il Parlamento ben venga anche la  via referendaria". 
Nel frattempo, però, è a questo Governo e a  questo Parlamento che è richiesto l'impegno per far ripartire nel più  breve tempo possibile il Paese: "Hanno già perso una grande occasione,  perché è chiaro che questa manovra doveva mirare al pareggio di Bilancio  operando prima di tutto sul fronte del taglio delle spese, utilizzando  un eventuale aumento delle tasse per ridare slancio all'economia, che  deve subito ripartire per evitare il rischio recessione. Ora promettono  di "fare il tagliando" alla crescita, vediamo in che modo e auguriamoci  che questa volta sappiano prendere decisioni rapide, efficaci e  strutturali. Sarebbe per di più una dimostrazione estrema di una qualche  residua dignità".
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