Razze inferiori
Martedi 9 Novembre 2010 alle 20:43 | 0 commenti
Come i terroni, per esempio. Sul Giornale di Vicenza di oggi 9/11/10, Aldo Zordan, Presidente della Federazione Italiana Teatro Amatori, raccontando di come l'alluvione abbia distrutto il loro archivio (e quanto a ciò, sinceramente, condividiamo il suo dolore), scrive poi: "Ora non rimane che rimboccarci le maniche, da buoni Veneti, e cercare di ricominciare".
Eh già : "da buoni Veneti". Non come i terroni, fancazzisti e piagnoni, che se ne stanno lì a guardarsi l'ombelico aspettando l'aiuto di mamma Stato. Come quelli dell'Aquila, per esempio, che dopo più di un anno sono ancora lì a smenarla con le loro carriole. Ah, se fossero Veneti: a quest'ora di città ne avrebbero ricostruite due (che poi sono anche sporchi. La sapete, no?, la barzelletta del ristorante di cannibali, dove la carne di terrone costa il doppio perché ci vuole più tempo a pulirla. Magari all'Onto del Signore piacerebbe ...).
O i marocchini, per esempio. Come quello che qualche mattina fa, in un Ufficio Postale del Basso Vicentino, cercava di spedire un pacco esprimendosi in un italiano quasi perfetto, mentre la Direttrice dell'Ufficio si ostinava a rispondergli in veneto stretto, rendendogli così il compito infinitamente più difficile. Ma come: fino a ieri parlavano coi cammelli e ora pretendono di venir qui a fare le persone civili? Ma che ‘i vaga a casa sua, bruti negri.
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