Rassegna stampa: profughi, autonomia, Ferrarin, Olimpico e pedofilia
Venerdi 11 Aprile 2014 alle 11:28 | 0 commenti
Nelle edizioni di venerdì 11 aprile 2014 dei quotidiani vicentini in edicola vediamo alcuni degli argomenti trattati da Il Giornale di Vicenza, Corriere del Veneto e Gazzettino. Oggi spazio, tra le altre notizie, ai nuovi profughi in arrivo nel vicentino, a Confindustria sull’autonomia del Veneto, al caso di pedofilia che ha coinvolto un professore vicentino, ai problemi del Teatro Olimpico e il consigliere M5S Ferrarin indagato.
Nuovi profughi in arrivo nel vicentino
Dopo quelli arrivati nelle settimane scorse che hanno fatto infuriare i sindaci, tra i quali quello di Vicenza Achille Variati, la scorsa notte sono stati trasferiti nel vicentino un’altra cinquantina di profughi e altrettanti sono arrivati in diverse zone della Regione Veneto.
Confindustria e l’autonomia del Veneto
Il presidente di Confindustria Veneto, il vicentino Roberto Zuccato approva l’apertura del premier Matteo Renzi su una maggiore autonomia per una regione virtuosa come il Veneto. Zuccato, inoltre, dice basta ai populismi che stanno crescendo in Veneto e lancia un messaggio alla Regione Veneto chiedendo di attivarsi sul tema autonomia.
Teatro Olimpico ko
Il Teatro Olimpico di Vicenza ha bisogno di una serie di interventi di messa a norma per la sicurezza. La spesa che dovrà uscire dalle casse comunali è di 350 mila euro e i lavori sono stati dichiarati urgenti, tanto che gli spettacoli in programma saranno temporaneamente spostati. Il teatro sarà comunque aperto per le visite turistiche. Â
Il consigliere M5S Ferrarin indagato
Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Daniele Ferrarin, oltre alla querelle politica interna con gli attivisti del Movimento, deve difendersi anche dall’accusa di bancarotta fraudolenta per il fallimento di una srl artigiana della quale era socio.
Il caso di pedofilia di un professore universitario vicentino
Uno studente dell’Università di Padova aveva accusato di pedofilia un professore vicentino attraverso un video. Ora parte un’inchiesta per diffamazione contro lo studente e intanto il Senato accademico ha deciso che il ragazzo non potrà iscriversi agli appelli degli esami per un anno.
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