Rassegna stampa: economia, politica e fatti
Martedi 15 Maggio 2012 alle 11:58 | 1 commenti
Alcune notizie tratte dalle edizioni odierne di GDV, Corriere del Veneto e Gazzettino
- È boom di bancherotte col più 50%. La Procura di Vicenza ha a che fare con un numero crescente di reati fallimentari. Dall´inizio dell´anno sono già 46 le società "morte" e dal 2008 al 2011 sono aumentate di circa il 50 per cento le indagini della procura per bancarotta fraudolenta, documentale, patrimoniale o preferenziale.
Dopo il boom durante l´anno giudiziario 2009-10, quando i fascicoli passarono da 57 a 139 anche per l´iscrizione a ruolo di vecchie vicende, il trend resta in crescita dall´inizio della crisi economica. Un dato molto elevato è rappresentato dalla percentuale di fallimenti, tra il 30 e il 40%, che si trasformano in inchieste della procura. Nel 2008 le inchieste erano una cinquantina e ora gli uffici investigativi del neo procuratore capo Antonino Cappelleri lavorano su un centinaio di casi per il solo 2011. Nel biennio 2010-2011, i tribunali di Vicenza e Bassano avevano decretato il fallimento complessivamente di 463 società .
- Stop ai trasferimenti dei neo insegnanti di ruolo. Trecentocinquantacinque docenti, appena immessi in ruolo nel Vicentino dal settembre scorso, dalle elementari alle superiori, non potranno per 5 anni cambiare provincia perché sono bloccate le richieste di assegnazioni provvisorie che hanno reso possibili per molti anni molti trasferimenti annuali da una regione all´altra. Sono esclusi dal provvedimento legislativo le madri con figli di età inferiore ai tre anni ed i coniugi di militari trasferiti d´ufficio, gli amministratori locali ed il personale non vedente o emodializzato, chi ha bisogno di continue cure sanitarie e chi assiste un familiare anziano disabile. Diverse le reazioni al nuovo provvedimento targato Lega da parte dei sindacalisti Cisl e Snals (sostanzialmente favorevoli) e Uil (critici).
- Riforma elettorale subito per Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio. Per l'associazione, che rappresenta 12mila attività con 50mila occupati, è necessario avere il diritto di scegliere per chi votare altrimenti aumenterà il numero di chi non andrà a votare. Una strigliata dall'Ascom anche per la dimenticanza di ogni politica federalista e per la necessità di puntare, un settore chiave per la ripresa.
- No al sabato a casa per i genitori di "Interistituti". Al termine dell´ultima riunione dell´anno scolastico no al sabato a casa per gli studenti e contrarietà a eventuali decisioni calate dall´alto che creerebbero problemi didattici e logistici non risolvibili, è questa la posizione di Interistituti, la componente genitori nelle scuole superiori, come riferisce il presidente Pierangelo Peretti. Â
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