Rappresentante degli stranieri non può uscire con bici a fine Consiglio comunale, Polizia locale di Vicenza: doveva saperlo, torni domani
Domenica 16 Luglio 2017 alle 15:04 | 1 commenti
È ben noto il senso del dovere che anima il comandante della Polizia locale di Vicenza, Cristiano Rosini, e di sicuro questo senso di servizio pubblico lo trasferisce quotidianamento ai suoi subordinati. A fine ultimo Consiglio comunale di martedì scorso uno dei due rappresentanti in Consiglio comunale del Consiglio degli stranieri, sempre presente (lasciamo non il maschile ma il neutro perchè non è importante che sia l'uomo o la donna, entrambe persone, che rappresentano gli stranieri regolari), rimane bloccato in uscita perchè la sua bicicletta è nell'androne principale di Palazzo Trissino che a una certa ora viene chiuso. Chiediamo aiuto a uno dei due vigili di servizio, che controlla gli ingressi, e forse anche le uscite, da quel lato.
E lui ci risponde secco davanti a consiglieri "italiani": "doveva saperlo che da qui è chiuso, torni domani a riprendere la sua bicicletta!". Nota: l'agente è pagato, magari con tanto di straordinario, per il suo servizio, il consigliere degli stranieri no e paga le tasse e, quindi, anche lo stipendo dell'agente...
Se Achille Variati e la maggioranza si gloriano tanto dell'apertura di Vicenza agli stranieri che accoglie addirittura in Consiglio comunale, qualcuno avrà avvisato Rosini e i suoi uomini che, se l'accoglienza non deve essere solo formale e mediatica, l'educazione e il servizio ai residenti dovrebbe essere nel Dna dei dipendenti pubblici?
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