Rapporto statistico, crisi e lavoro in Veneto
Lunedi 23 Agosto 2010 alle 11:48 | 0 commenti
Marino Zorzato, Regione Veneto - Il mercato del lavoro rientra fra le "reti dello sviluppo sociale", analizzate nella prima parte dell'annuale Rapporto statistico sul Veneto, recentemente presentato dal vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato. L'edizione 2010 affronta infatti il tema delle "reti" rappresentate da molteplici soggetti: persone, imprese, istituzioni.
Il rapporto evidenzia che la crisi economica e finanziaria ha inciso pesantemente sulle finanze pubbliche, sulle imprese, sul mondo del lavoro e sulle famiglie. Per uscire dalla crisi nel 2009 si è rafforzata la rete dei servizi per il lavoro integrando politiche di sostegno. Uno degli strumenti più importanti di sostegno al reddito e tutela del lavoratore è sicuramente dato dalla cassa integrazione. Nel 2009 le ore autorizzate in Italia sono risultate 918 milioni, oltre quattro volte al di sopra del dato dell'anno precedente; in Veneto sono state quasi 82 milioni, oltre cinque volte al di sopra di quelle concesse nel 2008 e, come per l'Italia, quelle autorizzate di cig ordinaria sono risultate superiori a quelle di gestione straordinaria, sebbene nel corso dell'anno sia evidente l'ascesa del ricorso alla cassa integrazione straordinaria. Il rapporto sottolinea, comunque, che una grande quantità di ore richieste non è stata veramente utilizzata, segnale di un'operazione precauzionale delle aziende. A soffrire in modo particolare la crisi sono i giovani che faticano ad entrare nella rete lavorativa. Nel 2009 in Italia il tasso di disoccupazione giovanile è tornato a salire tanto da registrare un valore pari al 25,4%, quattro punti percentuali in più del 2008; migliore la situazione nel Veneto che si distingue per essere la seconda regione con il tasso di disoccupazione giovanile più basso nella graduatoria regionale con una quota di 14 giovani tra i 15 e i 24 anni su 100 delle corrispondenti forze lavoro che cercano un'occupazione.
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