Rapporto statistico 2010: la famiglia veneta
Giovedi 19 Agosto 2010 alle 12:36 | 0 commenti
Marino Zorzato, Regione Veneto - Quello delle "reti" fra molteplici soggetti - persone, imprese e istituzioni - è il filo conduttore dell'edizione 2010 del Rapporto statistico sul Veneto, recentemente presentato dal vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato. "Il tema della rete - fa rilevare lo stesso Zorzato - ben si adatta a descrivere la nostra realtà regionale.
E i dati statistici ci aiutano a cogliere il posizionamento del Veneto rispetto ad altre aree europee e i migliori percorsi di sviluppo". La prima parte del rapporto statistico è dedicata alle reti sociali a partire dalla famiglia considerata come una microrete di persone legate da vincoli affettivi, di sangue, di convivenza solidale o economica. Il rapporto evidenzia che la struttura familiare in Veneto tende ad allontanarsi sempre più dal modello tradizionale, risultando quanto mai frammentata e destrutturata, con una dimensione media ad oggi di 2,4 componenti in Veneto, quando trent'anni fa, nel 1978, era di 3,3 individui. La persistente bassa fecondità , la propensione dei giovani a rimandare il momento di creare una propria famiglia e di diventare genitori, il progressivo invecchiamento e l'instabilità coniugale hanno, infatti, portato a un aumento delle persone sole e delle coppie senza figli. In caso di difficoltà e disagi la rete familiare è, comunque, la prima risorsa cui si ricorre per un appoggio materiale e morale. La solidarietà tra le famiglie è significativa, anche più che in altre realtà italiane. In un confronto regionale, infatti, il Veneto, come tutta l'area del Nord-Est, emerge per disponibilità e propensione a dare aiuto, a conferma della centralità della famiglia quale punto di riferimento e sistema di relazioni. In Veneto si contano circa 4 milioni 900 mila abitanti e le famiglie sono poco meno di un milione 990 mila. Dal 2001 la popolazione è aumentata del 7,9%, mentre le famiglie sono cresciute a un ritmo più sostenuto, del 15,8%. Le abitazioni, secondo la fonte statistica sui permessi di costruire, hanno un ritmo di crescita simile a quello delle famiglie: dal 2001 lo sviluppo del patrimonio abitativo è del 9,7%. Le nuove abitazioni seguono il ritmo delle famiglie non solo in termini di quantità , ma anche di dimensione: come i nuclei familiari, infatti, anche le nuove case sono sempre di più ridotte dimensioni. Inoltre, la distribuzione degli insediamenti abitativi in Veneto ha dato luogo ad una sorta di "città diffusa" che ha aumentato anche la domanda di mobilità , sia dentro le città che nel rapporto città -periferie.
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