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Rapporto Caritas, Luca Zaia: non possiamo permetterci di spendere 35 euro al giorno per immigrati

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 17 Ottobre 2016 alle 18:14 | 0 commenti

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Il presidente del Veneto Luca Zaia commenta i dati del rapporto annuale Caritas, in concomitanza con la Giornata mondiale contro le povertà

I dati sono equivocabili: il nostro paese rischia di imboccare la strada di una insostenibile e deleteria ‘guerra tra poveri’. Come possiamo permetterci di spendere 35 euro al giorno per accogliere decine di migliaia di immigrati, quando agli sportelli e alle mense della Caritas del sud, ma spesso anche del centro-nord, due utenti su tre sono italiani?

Voglio evitare pregiudizi o condizionamentI ideologici di presunto razzismo, ma porre una questione politica fondamentale per la sopravvivenza non solo del nostro welfare, ma delle basi della convivenza civile. Ci sono 4,6 milioni di italiani che non raggiungono nemmeno il reddito minimo di sostentamento, il numero di poveri in Italia è raddoppiato negli ultimi 8 anni, e tra questi – ci dice la Caritas – cresce il numero dei giovani rispetto agli anziani; la crisi economica ha falciato milioni di posti di lavoro, infoltendo la schiera dei disoccupati. Solo il ‘ricco’ Veneto ne conta 170 mila. Se questo è lo scenario, come può un Paese civile dimenticarsi dei propri poveri e investire 4 miliardi del proprio bilancio per accogliere i migranti e ‘solo’ un miliardo per contrastare povertà ed emarginazione tra i propri cittadini? Forse che i disoccupati e i poveri del Sud dell’Italia valgono meno, agli occhi del governo, di chi proviene dall’altra sponda del Mediterraneo?

Da amministratore ritengo impegno prioritario e di responsabilità il sostegno alle persone più fragili delle nostre comunità e mi aspetto che il governo italiano ponga, con maggior forza e coraggio, analogo principio nei confronti dell’Unione Europa. A un paese dove un cittadino su sette è sotto la soglia delle povertà, non può essere scaricato l’onere di accogliere e gestire la pressione dei flussi migratori dell’intero continente. O l’Europa ci dà la risorse per accogliere quanti scappano da Africa, Asia e Medio oriente in cerca di un destino migliore – conclude il presidente del Veneto - o l’Italia deve avviare con serietà e rigore un piano di rimpatrio dei migranti che non hanno i requisiti di rifugiato.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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