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Ragazza nel Veronese picchiata dal patrigno per non sposarsi e studiare, assessore del Veneto alla scuola: "la scuola argine alle devianze"

Di Note ufficiali Venerdi 16 Marzo 2018 alle 13:09 | 0 commenti

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"Un fatto agghiacciante ed intollerabile. Ma quante giovani sono nella stessa situazione, quante volte questa ragazzina avrà subito violenza?". E' la prima reazione dell'assessore alla scuola della regione Veneto alla notizia della giovane africana picchiata dal patrigno perché non accetta di sposare l'uomo scelto dalla famiglia e vuole continuare a studiare. "In Veneto, ed in Italia, non possiamo continuare ad assistere ad episodi come questo, in cui una mentalità dettata da abitudini e culture diverse dalla nostra, si impongono spesso indisturbate" - dichiara l'assessore -

"Solo l'esasperazione di questa giovane, forse dopo l'ennesima violenza, l'ha indotta a chiedere aiuto. Bravi il vigile urbano, gli operatori del pronto soccorso e dei servizi sociali che hanno saputo intervenire nell'emergenza attivando la rete di protezione e grazie alla sensibilità di insegnanti e dirigente scolastico che hanno saputo leggere e intercettare la domanda di aiuto di questa ragazza e far intervenire i servizi. Ma quante altre adolescenti e giovani donne sono vittime di violenza e di pressioni familiari?"

"La scuola è il primo punto di ascolto e la prima agenzia educativa che può accogliere e dare coraggio a questi giovani stranieri che vogliono sentirsi pienamente integrati - esorta l'assessore veneto - Insegnanti, dirigenti e compagni di classe possono ascoltare, far emergere i problemi, segnalare e mettere in moto le prime iniziative di aiuto. I docenti siano le prime sentinelle nei confronti dei propri allievi, per rilevare situazioni di disagio come questa, o di devianze legate al tentativo di reclutamento del terrorismo internazionale, come purtroppo già accaduto in Veneto".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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