Radon, Finco: legge regionale dal 2013, Giunta finanzi interventi per scuole fuori norma
Giovedi 2 Ottobre 2014 alle 23:46 | 0 commenti
Regione del Veneto - Il consigliere leghista, proponente della LR 20, interviene sui dati allarmanti rilevati da Arpav
"La legge per la prevenzione e salvaguardia del rischio da gas radon è stata approvata nel luglio 2013, su mia proposta, e votata all'unanimità in Consiglio regionale. Invito pertanto la Giunta a recepire i dati allarmanti rilevati da Arpav per quanto riguarda le scuole, e ad applicare le direttive della norma a partire dal finanziamento ai progetti di bonifica già approntati da molti Istituti".
Il presidente della Commissione Ambiente Nicola Finco commenta così i dati sull'inquinamento da radon, gas inodore che costituisce la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo, diffusi da Arpav per quanto riguarda gli istituti scolastici.
"Già nel 2012, raccogliendo le segnalazioni dal territorio, mi ero attivato per proporre una norma veneta sul tema - specifica Finco -, organizzando seminari e confronti in Commissione tra medici, esperti del settore e istituzioni. La legge 20/2013 è stata approvata un anno fa, con un finanziamento di 150.000 euro in tre anni per tre misure: la stesura di un Piano regionale per la riduzione del rischio, la mappatura delle aree esposte (anche luoghi di lavoro), e progetti di recupero e risanamento. Ora, l'Arpav ha realizzato un monitoraggio attento per quanto riguarda le scuole: iniziamo da qui, e in fretta, tanto più che i progetti di bonifica ci sono già ".
Solo in provincia di Vicenza, sono 37 gli Istituti a rischio radon, il 70% dei quali ha già pronti Piani per il superamento del problema. Arpav dal 2003 ha controllato 1.340 scuole, di cui 472 nel Vicentino dove i casi di esposizione sono maggiori. "La normativa in materia impone di procedere a soluzione dell'inquinamento entro tre anni - conclude Finco -. Pertanto, vista la perizia di Arpav e la nuova legge regionale da me proposta e fatta approvare, chiedo alla Giunta di finanziare gli interventi al più presto, dando un segnale concreto di non sottovalutazione della seconda causa di neoplasia polmonare e dell'esposizione dei più piccoli a questo gas".
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