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Raccolta differenziata, Dalla Pozza furente per le critiche

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 2 Maggio 2013 alle 18:43 | 2 commenti

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Assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza - «Leggiamo con divertito stupore -dice l'assessore Dalla Pozza - ed invero con un po' di preoccupazione, un articoletto del cosiddetto "referente del gruppo ambiente e territorio" di un movimento che si presenta alle elezioni amministrative di Maggio, e non possiamo che sperare che gli appartenenti al medesimo gruppo tentino di informarsi un po' meglio di quanto non faccia nei loro confronti il supposto, o supponente, "referente". In sua vece, lo facciamo noi, pur nella difficoltà nel seguire un ragionamento che, rimanendo in tema di rifiuti, appare come un sacco nero dell'indifferenziato.

Innanzitutto, per quanto riguarda la percentuale di raccolta
differenziata, si indica un dato che fa riferimento alla situazione al
31.12.2011. Inoltre, si cita un indicatore che tra quelli utilizzati è
il più penalizzante (rispetto ad ISTAT, ARPAV, Osservatorio Regionale
Rifiuti) in quanto non detrae la quota dello spazzamento stradale e non
considera il compostaggio domestico.
Ci domandiamo allora come faranno allora gli astuti estensori del
programma del movimento, che promettono la "dotazione di una compostiera
ad uso domestico per condominio o singola abitazione e ad uso
obbligatorio dei commercianti nei mercati rionali", che quindi non
contribuirà al calcolo della percentuale di raccolta differenziata per
Legambiente? Mah.
Ciò non toglie tuttavia che, secondo lo stesso rapporto, il Comune di
Vicenza sia al 10° posto nazionale per percentuale di raccolta
differenziata tra le città "medie", ed al 22° assoluto in Italia.
Evidentemente altri 82 capoluoghi di provincia italiani stanno peggio di
Vicenza.
Ricordiamo infine che il Piano d’Ambito Provinciale per i Rifiuti Urbani
ha assegnato per la città di Vicenza, proprio per la sua specificità, un
obiettivo di Raccolta Differenziata del 63%, e che quindi già oggi il
Comune di Vicenza risulta adempiente a questo obiettivo.
Sulla discarica poi, - continua Dalla Pozza- al di là del fatto che
evidentemente per l'astuto estensore della nota i rifiuti probabilmente
andrebbero mangiati da chi li produce, e che per lui nel momento di
esaurimento del primo lotto di Grumolo sarebbe stato anche preferibile
mandare i rifiuti stessi in discarica tattica regionale a Sant'Urbano
(alla modica cifra di 200 € a tonnellata), non si capisce se la lettura
del documento di Arpav sia frutto di semplice astigmatismo o di una ben
più grave difficoltà di comprensione, che però non pensiamo possibile
per un "referente" di classe così elevata, quasi da albergo di lusso.
Lo aiutiamo tuttavia noi, in quanto forse gli è sfuggita la specifica
situazione dei terreni di Grumolo caratterizzati da alto contenuto di
materiale torboso e dalla presenza, per la loro natura, di sacche
endemiche di biogas naturale.
Il rapporto dell’ARPAV ad analisi dell’indagine commissionata dal
gestore alla società MASSA SPINN OFF appare chiaro e strutturato.
Rispetto a questo la nota ARPAV, nel riconoscere la bontà dell’analisi e
dei contenuti tecnici della relazione, che si prefigge di riconoscere
l'origine del biogas a partire dalla sua composizione chimica, per
confronto con il gas "della vicina fattoria presso la quale sono
storicamente note manifestazioni naturali di gas ad alto contenuto di
metano" ed il gas captato direttamente all'interno della discarica,  
evidenzia in modo preciso il tenore di metano nel gas interstiziale del
suolo presso la fattoria. Tale riscontro presenta valori alti, con
caratteristiche isotopiche e di composizione chimica diverse dal biogas
prodotto dal reattore-discarica (e quindi di origine naturale). Peraltro
la relazione esclude la possibilità che questa presenza derivi da
migrazioni del biogas nel sottosuolo.
Per quanto riguarda poi la raccolta con il sistema "a calotta", tra
dicembre e gennaio vi è stato un sovraccarico su alcune linee di
raccolta, organico e carta in particolare, per le quali la risposta è
andata oltre alle attese. La situazione è stata tuttavia ricondotta alla
normalità attraverso il potenziamento del numero delle strutture di
raccolta differenziata e l’aumento delle frequenze di raccolta delle
varie filiere.
Sostanzialmente, a prova che il sistema introdotto abbatte senza dubbio
il quantitativo di rifiuto indifferenziato, si è ridotta la frequenza di
raccolta della frazione residuale  da trisettimanale a bisettimanale,
mentre la raccolta della frazione organica è stata integrata da un
passaggio supplementare nella giornata di lunedì in alcuni punti
critici.
Lo spostamento dei flussi di raccolta ha poi richiesto l’aumento della
frequenza di raccolta della carta da bisettimanale a trisettimanale,
facendo registrate un aumento della raccolta pari al 29%. (dato riferito
al mese di dicembre 2012).
Per quanto attiene alla linea del’organico sono state eseguite fin qui 7
analisi di qualità, delle quali 2 prima di variazioni del sistema e 5
successive. Di queste 2 nel quartiere di S.Pio X. La presenza media di
frazione estranea è passata da 6,1% al 7,1%, ampiamente quindi entro i
limiti ritenuti dall’ARPAV fisiologici per il sistema di raccolta
stradale (10%), mentre non si sono avute contestazioni da parte
dell’impianto di destino.
Per quanto riguarda la plastica, nel 2012 siamo entrati nei limiti di
accettabilità  di COREPLA (abbassato al 20% rispetto all’iniziale 25%)
per 10 mesi su 12. Nel 2013, a limite ulteriormente abbassato (18%)
siamo entrati fin qui 2 mesi su 3.
Per la carta invece non abbiamo avuto alcuna contestazione.
L’introduzione dei cassonetti gialli rispetto alle tradizionali campane
deriva da una azione di incremento dell’efficienza del sistema che,
proprio grazie al recupero di risorse, ci ha consentito di
internalizzare la raccolta in quest’area, attualmente gestita in
appalto, con il personale ed i mezzi già in dotazione gestiti
direttamente da Valore Ambiente, senza dover ricorrere all’intervento di
terzisti.
La gestione diretta da parte di Valore Ambiente, utilizzando le risorse
risparmiate dalla riduzione di quantitativo del rifiuto residuale,
permette inoltre una maggiore flessibilità di intervento utile ad
assorbire i picchi di conferimento.
L’adozione del cassonetto ha inoltre permesso di intercettare tutto quel
materiale semi voluminoso che difficilmente avrebbe potuto trovare posto
all’interno della campana.
Con l’utilizzo dei cassonetti per la raccolta della carta è stato
possibile ridisegnarne la distribuzione sul territorio otte-nendo un
aumento in termini di numero, + 35%, volume a disposizione, + 40% e
volume movimentato settimanalmente, + 60%, in un'ottica di
efficientamento e di contenimento dei costi.
La modifica del sistema, secondo i principi suesposti ha determinato un
aumento della raccolta del 29% pari a 13.000 kg riferiti al mese di
dicembre 2013.
La modifica della raccolta della frazione residuale ha richiesto un
progressivo adattamento di tutto il sistema di raccolta.  Rispetto
all’epoca di inizio del progetto, giugno 2012, in 6 mesi, nel quartiere
di San Pio X sono stati eliminati 59 cassonetti a libero accesso per la
frazione residuale, e aggiunte 82 nuove strutture per la raccolta
differenziata.
Riepilogando,-conclude l'assessore- Vicenza è tra le prime città in
Italia per raccolta differenziata e rispetta già i limiti imposti dalla
normativa nazionale e dalle previsioni provinciali; circa 8.000 utenze
sulle 55.000 totali hanno un sistema di raccolta porta-a-porta per il
rifiuto indifferenziato, la plastica, la carta ed il verde; il
compostaggio domestico è salito di anno in anno; non vi saranno
emergenze per i rifiuti per i prossimi 15 o 20 anni; le tariffe a
Vicenza risultano tra le più basse in Italia. Tutto questo è confermato
da Istat, Arpav ed associazioni di categoria, come la Cgia di Mestre.
Nulla, ovviamente, viene detto invece dall'astuto "referente" del
movimento su quanto costerebbe introdurre di punto in bianco un sistema
di raccolta porta-a-porta spinto in tutta la città, e su cosa si
dovrebbe fare con il rifiuto indifferenziato (salva l'idea di costruire
un "centro di riciclo", che non si sa chi dovrebbe realizzare e con
quali fondi).
Ma già, per tutto questo ci sono sempre i fondi europei, no?»

Leggi tutti gli articoli su: Rifiuti, Antonio Dalla Pozza, raccolta differenziata

Commenti

LUCA - dipendente comunale
Inviato Giovedi 2 Maggio 2013 alle 19:39

Egregio Assessore Dalla Pozza, controlli anche nei suoi uffici e in tutti i palazzi comunali se la cooperativa Mirror che si occupa di pulizie, pratica la raccolta differenziata. Gli impiegati dividono i rifiuti, almeno i più volenterosi, anche se non ci sono direttive precise a riguardo, poi però i rifiuti tornano a rimescolarsi assieme per prendere un'unica strada. Lascio a lei scoprire quale, le mancano pochi giorni per scadere, ce la può fare.
Giovanni B.
Inviato Giovedi 2 Maggio 2013 alle 20:03

Efficientamento? Forse Dalla Pozza voleva dire efficienzazione, efficientazionizzazione, efficientamentissimevolemente?
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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