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Rabbia Vicenza, sconfitto dal Sassuolo e dall'arbitro Candussio

Di Filippo Zenna Sabato 23 Febbraio 2013 alle 18:15 | 0 commenti

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Perde la partita in cui rischia di meno e costruisce di più: paradosso che inchioda il Vicenza frenandone la rimonta. Passa il Sassuolo in un Menti che resta tabù, ma il ko va di traverso ai biancorossi perché immeritato, soprattutto perché ingiusto. Un errore difensivo ci può stare (grave ritardo di Di Matteo sul lancio che manda Berardi a bersaglio a cinque minuti dalla fine), ma è l'orrore dell'arbitro, il signor Candussio di Cervignano, a spaccare la partita, se non addirittura a deciderla.

Minuto numero 39 della ripresa, risultato ancora fermo sullo 0 a 0: su retropassaggio di Terranova, il portiere Pomini s'incarta, si lascia soffiare palla da Bellazzini e recupera in maniera evidentemente fallosa per sradicare la sfera dai piedi dell'esterno biancorosso. Per il fischietto friulano non è calcio di rigore: roba da matti, episodio che incide terribilmente non soltanto sulla partita, ma pure sulla stagione del Vicenza. La vittoria avrebbe assicurato il sorpasso al Bari, l'avvicinamento alla Reggina ed addirittura la proiezione di salvezza diretta ad appena due punti. Resta, invece, tutto fermo, tutto uguale: con una partita in meno da giocare e due scontri diretti fondamentali all'orizzonte (martedì a Grosseto, lunedì prossimo in casa con il Bari). Nemmeno il punticino, che avrebbe fatto brodo, riesce ad assicurarsi il Vicenza, punito subito dopo l'episodio del penalty contestato nell'unica occasione di profondità concessa alla capolista. La partita si sviluppa come da previsioni. Il Sassuolo mena le danze, il Vicenza tiene baricentro basso e linee strette per negare la verticalizzazione. Però non è affatto piatto, quando recupera palla si catapulta in fase offensiva pure con cinque uomini e così mette paura alla corazzata di Di Francesco, superiore solo nell'esibizione di un possesso palla orizzontale e sterile. Non a caso, la prima e più nitida occasione di tutto il primo tempo è di marca vicentina: Semioli da sinistra pesca col contagiri Ciaramitaro, che di testa manda fuori di un niente, a pochissimi metri dalla porta difesa da Pomini. Catellani vien sempre braccato, Troianiello è spesso costretto a virare tra le linee per portar via almeno uno tra Cinelli e Ciaramitaro. E così, l'unico realmente pericoloso dell'attacco ospite è Berardi, che cerca sempre di lavorare alle spalle di Camisa e Milanovic, arrivando però soltanto a minacciare, mai a concludere verso lo specchio della porta. Nella ripresa Vicenza ancor più tonico ed autorevole. La partita diventa più aperta, il Sassuolo si fa pericoloso un paio di volte, ma al gol ci va più vicina la formazione di Dal Canto col tarantolato Bellazzini, che al 20' con un gran sinistro da fuori chiama Pomini alla deviazione difficilissima. Il Sassuolo guadagna un pochino di fisicità con l'ingresso di Boakye, Dal Canto replica con Bojinov (per Tiribocchi) e Padalino (per Malonga), passando così ad un 4-2-3-1 ancor più compatto. Solo il destro di Catellani (27') mette un pizzico di apprensione alla difesa biancorossa. Il Vicenza continua a gestire ed al 39' potrebbe passare, ma l'avversario sulla via del gol non è il Sassuolo quanto piuttosto l'arbitro per la negazione di un rigore solare. Va in furia pure la panchina, Pinsoglio viene espulso per proteste. E mentre la rabbia ancora ribolle arriva la beffa. Primo varco centrale lasciato per la cavalcata di Missiroli, Camisa non sale per il fuorigioco, Di Matteo arranca e non recupera su Berardi, che beneficia del passaggio in verticale e trafigge Bremec in uscita. Più beffa di così non esiste. Il Vicenza perde e resta terz'ultimo, ma non è più quello fiacco di un tempo. L'ha dimostrato anche con la capolista. E la salvezza è un obiettivo alla portata.

 VICENZA 0
SASSUOLO 1
VICENZA (4-4-2): Bremec; Brighenti, Camisa, Milanovic, Di Matteo; Bellazzini, Cinelli, Ciaramitaro, Semioli; Tiribocchi (19' st Bojinov), Malonga (24' st Padalino). A disp.: Pinsoglio, Gentili, Castiglia, Rigoni, Giacomelli. All.: Dal Canto.
SASSUOLO (4-3-3): Pomini; Gazzola, Bianco, Terranova, Frascatore (31' st Longhi); Chibsah, Magnanelli, Missiroli; Troianiello (13' st Boakye), Catellani (37' st Laribi), Berardi. A disp.: Pigliacelli, Marzoratti, Troiano, Masucci. All.: Di Francesco.
ARBITRO: Candussio di Cervignano. Assistenti Argiento e Citro. Quarto uomo: Oliveri.
MARCATORE 40' st Berardi
NOTE: spettatori 7000 circa. Espulso al 41' st Pinsoglio dalla panchina per proteste. Ammoniti: Catellani (S), Chibsah (S), Brighenti (V), Bremec (V). Angoli . Recupero: 2' pt, 4' st.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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