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Quote latte, Bizzotto: l'Italia e l'Ue nascondono lo scandalo delle multe gonfiate

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Gennaio 2014 alle 17:38 | 0 commenti

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On. Mara Bizzotto, LN - "Siamo al paradosso: lo Stato italiano copre lo scandalo delle multe gonfiate sulle quote latte agli occhi dell'UE e questa, a sua volta, se ne lava le mani. E ad uscirne con le ossa rotte, come sempre, sono i nostri allevatori, per i quali il diabolico sistema delle quote latte si è rivelato un'autentica fregatura".

Lo dichiara l'europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto, dopo la risposta della Commissione UE alla sua interrogazione sullo scandalo delle quote latte.

L'eurodeputata Bizzotto aveva invitato l'esecutivo UE "a prendere posizione e accertare le sconcertanti novità emerse a novembre 2013 dall'indagine della Procura di Roma" la quale, sulla scorta della relazione dei Carabinieri dell'aprile 2010, ha deciso di indagare per falso in atto pubblico alcuni funzionari di Agea che avrebbero gonfiato le multe sulle quote latte.

All'interrogazione dell'on. Bizzotto ha risposto il Commissario UE all'Agricoltura Dacian Ciolos, che ha ricordato come spetti "agli Stati Membri controllare i quantitativi dichiarati e dichiarare ogni anno la produzione nazionale di latte".

"Nel 2010 la Commissione ha preso atto del contenuto del rapporto della sezione dei Carabinieri presso il Ministero italiano delle politiche agricole, alimentari e forestali e ha invitato le autorità italiane a esprimere il loro parere sulle conclusioni di tale rapporto - spiega il Commissario UE - Le autorità italiane hanno risposto confermando l'affidabilità dei dati dichiarati con cadenza annuale". Secondo Ciolos quindi "non compete alla Commissione confermare o smentire le conclusioni presentate nei rapporti delle autorità nazionali".

"Insomma, mentre Agea, Ministero delle Politiche Agricole e Bruxelles fanno il gioco delle tre carte scaricandosi le responsabilità a vicenda e pulendosi la coscienza, gli unici a rimetterci sono i nostri allevatori, costretti a versare multe non dovute o a pagare quote non necessarie - afferma l'on. Bizzotto - Il sistema delle quote latte ha portato questo settore alla rovina: solo in Veneto negli ultimi 12 anni sono quasi 5mila i produttori di latte che hanno chiuso la propria attività (nel 2001 erano 8.539, nel 2013 soltanto 3.634)".

Sempre l'esecutivo UE, rispondendo alla Bizzotto, certifica che "per il periodo dal 1995 al 2009, il prelievo supplementare dovuto dai produttori di latte italiani ammonta complessivamente a 2 miliardi e 264 milioni di euro. Stando ai dati trasmessi dallo Stato Membro il 5 novembre 2012, di tale importo sono stati pagati soltanto 455 milioni di euro".

"Se, come sembra dall'indagine in corso, a Roma hanno truccato i numeri per gonfiare a dismisura il parco bovini italiano e giustificare così le multe, con tanto di mucche immortali che producono latte fino a 82 anni - aggiunge la Bizzotto - lo Stato italiano ha il dovere di risarcire gli allevatori che hanno ingiustamente pagato queste multe e, al tempo stesso, deve bloccare immediatamente qualunque sanzione in essere nei confronti dei presunti 'splafonatori'".

"Invece di interessarsi delle nomine nelle Asl della Campania, il Ministro De Girolamo faccia al più presto chiarezza sulla vicenda e fornisca a Bruxelles dati aggiornati ed incontrovertibili - conclude Mara Bizzotto - Da parte sua, l'Europa non può alzare la voce solo quando si tratta di infliggere sanzioni o riscuotere multe e fare, invece, orecchie da mercante quando si tratta di accertare ed ammettere eventuali errori o taroccamenti. Chi ha sbagliato, nei palazzi di Roma o Bruxelles, deve assumersi le proprie responsabilità".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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