"Fatalità sono due nigeriani, uno con il permesso di protezione sussidiaria, l'altro irregolare. La cosa peggiore è che ormai la gente è assuefatta". Commenta così su Facebook Matteo Celebron, segretario provinciale della Lega Nord, l'ennesimo fatto di sangue avvenuto nella zona verde davanti alla stazione. Due immigrati, 23 anni e 36, il più giovane irregolare in Italia, si sono affrontati in una rissa furibonda iniziata lungo viale Ippodromo e finita in viale Roma quando è intervenuta la polizia. Ad avere la peggio il più giovane dei due che è stato operato al San Bortolo, entrambi, però, sono finiti in manette. Si tratta del terzo fatto violento dall'inizio dell'estate nella zona di Campo Marzo. Allargando il periodo in esame, invece, il conto sale arrivando ad una ventina di casi durante gli ultimi 4 anni. Tanti. Vicenza, però, resta una città sicura.
I consiglieri comunali Fracesco Rucco, Roberto Cattaneo, Claudio Cicero hanno ancora una volta richiesto l'intervento dell'esercito, Fratelli D'Italia un presidio fisso delle polizia locale, mentre gruppi di estrema destra da tempo propongono le ronde dei cittadini. Soluzioni in parte già provate ma che in questi anni non hanno creato sicurezza. Di fatto il lavoro delle forze dell'ordine è continuo. Basta digitare su Google Campo Marzo per rendersi conto del numero esasperato di controlli. Si danno il turno, più o meno con successo, da anni gli uomini della polizia di stato, di quella locale e dei carabinieri. In media quasi due blitz al mese, oltre ad una presenza continua di pattuglie per le vie del parco. Uno sforzo notevole e qualcuno prima poi dovrà fare i conti con i costi di questo approccio al controllo del territorio. Sul tema sicurezza- immigrazione, però, si giocheranno le prossime elezioni politiche e di rimando anche in casa nostra alle prossime amministrative il tema Campo Marzo sarà una partita difficile da giocare per i partiti che sostengono la giunta Variati. L'affaire Caffè Moresco e il fallimento delle politiche di animazione del parco (chioschi - feste organizzate nella zona, campi sportivi - alpini) non potranno non pesare sulla valutazione dei cittadini. Una bomba a mano che forse andrebbe disarmata subito, spaccio e violenza non avvengono solo in Campo Marzo e, cercando il paradosso, sono molti di più i fatti violenti che avvengono in città tra le mura domestiche dei vicentini e che spesso coinvolgono cittadini italiani al 100%. Lo schema si ripete sempre uguale: atto criminale in Campo Marzo, opposizione che insorge, nuove telecamere o controlli disposti dall'Amministrazione, la sicurezza in prima pagina per diversi giorni. Un teatrino che forse serve a tutti, opposizione e non, per raccogliere consenso o nascondere altre più gravi questioni.
Come la polvere, sotto il tappeto.