Qualità della vita, tre città venete nella top 10 d'Italia: Vicenza settima
Lunedi 29 Dicembre 2014 alle 21:10 | 0 commenti
Il quotidiano economico ItaliaOggi ha da poco pubblicato un'indagine sulla qualità della vita nel Belpaese e i risultati che hanno registrato alcuni centri del Veneto fanno certo ben sperare. La soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
"Tre capoluoghi veneti nella top ten delle città italiane dove si vive meglio (Treviso quarta, Vicenza settima e Verona nona, con Belluno appena sotto, dodicesima) e un successo generale del Nordest significano molto: indicano che quest'area del Paese soffre la crisi ma sa reagire e continua a trainare l'Italia, praticamente la mantiene".
Zaia ha riconosciuto come la misurazione della qualità della vita rappresenti un insieme di diversi parametri, ai quali però si aggiunge la capacità o meno della gente di metterci del proprio. Un buon tenore di vita. infatti, sembra essere garantito anche grazie agli sforzi per combattere la crisi. Zaia ha anche riconosciuto alle pubbliche Amministrazioni l'abilità nel far quadrare i conti pur con i continui tagli statali imposti di anno in anno, senza che i servizi ai cittadini ne debbano risentire.
"Di fatto - ha proseguito Zaia - vinciamo applicando i costi standard, sulla base dei quali ogni euro va speso con attenzione maniacale perché produca il massimo effetto al minor costo."
Il Presidente del Veneto non le manda di certo a dire e affonda: "Facciano così anche in tante altre parti d'Italia, dove con i parametri del Veneto si potrebbero risparmiare 30 miliardi l'anno invece che tagliare la sanità e la sicurezza, e questo Paese mezzo affondato dagli sperperi potrebbe rialzarsi senza mendicare ai piedi dell'imperatore europeo e della Merkel e senza taglieggiare imprenditori, lavoratori, famiglie, Enti Locali e Regioni virtuose".
"I costi standard - ha poi concluso - sono la  vera fonte di sviluppo perché capaci di tagliare gli sprechi mentre qui si continuano a tagliare risorse. Vanno applicati subito e in tutta Italia, in tutti i settori in cui è possibile, in forza di legge. Renzi può farlo, ma non bastano un tweet e parole rassicuranti".
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