Quotidiano | Categorie: Lavoro, Economia&Aziende

Qualcosa sui dati ISTAT: in Italia quello del lavoro è un mondo per vecchi

Di Giorgio Langella Sabato 3 Giugno 2017 alle 20:23 | 0 commenti

ArticleImage

Tutti i giornali ci fanno sapere che l'occupazione sta crescendo. Sbandierano i numeri diffusi dall'ISTAT e ci fanno credere che la disoccupazione sia in forte calo. La crisi è dietro le spalle. Ci parlano di decimi di punto in più o in meno e ci forniscono i dati. Ci dicono che il governo Renzi prima e quello Gentiloni adesso ci hanno garantito questo "grandioso" risultato. Di cosa ci dovremmo lamentare? I numeri di aprile 2017 sono là a dimostrarlo: 22 milioni 998 mila occupati, 94 mila in più in un mese, 277 mila in un anno. Tutto a posto, allora. Certo ... solo che, a leggere più in dettaglio i numeri, quegli stessi numeri, si capisce che l'aumento degli occupati si ha tra i lavoratori più anziani. Gli occupati con età inferiore ai 50 anni, infatti sono in calo.

La tabella (le cifre sono espresse in migliaia) lo dimostra senza ombra di dubbio:

Età degli occupati

Aprile 2017

Marzo 2017

Aprile 2016

Aprile 2015

Aprile 2014

Inferiore a 50 anni

14.945

14.952

15.030

15.025

15.201

Superiore a 50 anni

8.053

7.953

7.691

7.406

6.985

Come si può constatare l'aumento degli occupati si verifica tra i lavoratori più anziani (+ 100 mila in un mese; +362 mila in un anno; +647 mila in due anni; +1 milione 68 mila in tre anni), mentre risulta in calo tra i lavoratori più giovani (-7 mila in un mese; -85 mila in un anno; -80 mila in due anni; -256 mila in tre anni). È indicativo che, di fronte alle decontribuzioni per le nuove assunzioni, ci sia un aumento occupazionale sostanzialmente solo tra gli ultracinquantenni e che, di fatto, il lavoro per i più giovani sia diminuito o, se proprio si vuole essere ottimisti, stagnante. Una popolazione di occupati che diventa sempre più anziana è, infatti, indice di una prospettiva di crescita,  innovazione e sviluppo alquanto incerta e della necessità di rivedere tutte le politiche di questi ultimi anni riguardo pensioni, investimenti per il lavoro e intervento dello stato in economia. Con le decontribuzioni a favore dell'impresa, con le politiche salariali che penalizzano i lavoratori, con i vari bonus, con l'aumento della precarietà e la diminuzione della sicurezza utili a tagliare i costi, con le privatizzazioni e il mito liberista della “competitività” e del “dio mercato” come unici regolatori di ogni cosa, non si può ottenere niente altro che un declino malinconico e inarrestabile.

 

Note:

·        Secondo le stime ISTAT, fa parte degli occupati (è bene sempre ricordarlo) chiunque abbia lavorato almeno un'ora nella settimana considerata nella rilevazione.

·         Per inciso, la disoccupazione in Italia è ancora di gran lunga superiore alla media europea (e, questo, senza considerare le persone che vorrebbero lavorare ma si sono rassegnate e che non compaiono tra i disoccupati ma tra gli inattivi)

Leggi tutti gli articoli su: Istat

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network