Punto nascite di Valdagno, Cristina Guarda: rinvio è accoglimento alla mia proposta
Giovedi 18 Agosto 2016 alle 15:55 | 0 commenti
Riceviamo da Cristina Guarda, Consigliere Regione Veneto lista Moretti, e pubblichiamo
La scelta di rinviare lo spostamento del punto nascite di Valdagno palesato da un comunicato dell’Unità sindacale dell’Ulss 5, è un chiaro segnale di accoglimento della proposta d’intervento da me presentata che sia la Regione a decidere la programmazione sanitaria e lo spostamento delle funzioni ospedaliere anche nel caso di modifiche temporanee, in cui il termine “temporaneo†indichi un arco pluriennale e non di qualche settimana o mese.Prevedere di riportare in capo alle istituzioni competenti la scelta di spostamenti strategici delle schede ospedaliere, spostamenti tali da compromettere la programmazione sanitaria fatta dal Consiglio Regionale, è un passo fondamentale per aiutare la parte politica e quella tecnica ad accordarsi e agire in trasparenza nei confronti del territorio.
La mia proposta, avanzata in seno alla discussione della riforma sanitaria, pare essere stata apprezzata in particolare per rispondere urgentemente al caso Valdagno, ospedale che rischiava in questi giorni di essere privato del punto nascite, andando contro alla programmazione indicata dal Consiglio nel piano socio sanitario del 2012 che, appunto, riconosceva la specificità montana del San Lorenzo.
Naturalmente il rinvio della riorganizzazione del San Lorenzo rasserena ad oggi la popolazione, dipendenti e in particolare le future mamme, ma procrastina una scelta che il Consiglio regionale e la Giunta dovranno fare con molta attenzione e lungimiranza, senza strumentalizzazione politica, in fase di ridefinizione delle schede.
La proposta emendative da me fatta non stravolge il modus operandi e non scavalca nessuno: ricalca la configurazione legislativa. Infatti, è competenza della Commissione sanità del Consiglio regionale la votazione all’interno del piano socio sanitario di uno spostamento temporaneo delle funzioni nelle diverse Ulss. O ad esempio nella riorganizzazione delle funzioni dell'Ulss padovana, anch'essa in fase di ristrutturazione, è la Regione del Veneto, nelle figure del Presidente e dell’Assessore, che sta intervenendo per trovare una quadra che rispetti le specificità e i servizi del territorio.
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