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Ptcr, il comitato No Valdastico Nord d'accordo, però ora servono azioni concrete

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 16 Aprile 2013 alle 16:16 | 0 commenti

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No Valdastico Nord - Condividiamo l'impostazione del Piano territoriale regionale di coordinamento e auspichiamo ora che la classe politica agisca coerentemente con le analisi - dichiara Renzo Priante del Comitato No Valdastico Nord a proposito dell'adozione da parte della giunta regionale del Ptrc -. Finalmente il paesaggio viene considerato una risorsa e non un vincolo: è questa infatti l'unica strada da percorrere per creare davvero un'alternativa al modello di sviluppo seguito fino ad oggi.

Le opportunità di sviluppo vanno diversificate affiancando alle industrie tradizionali il turismo colto, l'agricoltura, l'enogastronomia locale e quindi la salvaguardia del territorio. Questo non solo offre oggi opportunità di business, ma innalza anche la qualità della vita dei residenti. Se riusciremo a far convivere le diverse opportunità di sviluppo senza che i fattori competitivi di un settore vadano a danneggiare gli altri, forse il Veneto può conoscere una nuova stagione di sviluppo".
"Il suolo del Veneto - continua Priante - è stato in passato divorato da lottizzazioni, centri commerciali e nuovi insediamenti produttivi. Oggi viene intaccato dalla costruzione esagerata di infrastrutture poco funzionali, costose e con un consumo di suolo che non possiamo più permetterci. Se davvero ora le politiche regionali vorranno tutelare il territorio veneto, ci aspettiamo che venga bloccata ogni nuova infrastruttura, come il prolungamento dell'autostrada A31 Valdastico Nord, che prevede costi esorbitanti di realizzazione e di gestione, a fronte di transiti esigui e soprattutto di un'immane devastazione delle Valle dell'Astico. Piuttosto si avviino percorsi di riqualificazione della viabilità esistente, imbrigliando le proposte dei privati che oggi appaiono interessati solo al profitto immediato con spregio del territorio e delle risorse collettive".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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