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Psi di Vicenza: no all'apertura dei negozi il 25 aprile e il 1° maggio

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 7 Aprile 2012 alle 11:22 | 1 commenti

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Luca Fantò, Segretario Provinciale Partito Socialista Vicenza - Esiste un limite oltre il quale non è possibile andare se non segnando nel profondo l'anima di una società, di un popolo e della sua storia, quindi della sua stessa ragione d'esistere. Il 25 aprile ed il Primo maggio rappresentano il simbolo, la bandiera, la sintesi concettuale dello Stato italiano, fondato sugli ideali del lavoro e dell'antifascismo. Chiunque neghi questi simboli, li ignori o li riduca ad ostacolo economico secondo i socialisti del vicentino oltraggia la memoria di tutti coloro che per la Repubblica italiano hanno combattuto, hanno lavorato e sacrificato sé stessi.

Oltraggia l'impegno di tutti coloro che in nome di quegli ideali quotidianamente lavorano e si sacrificano per il benessere della nostra società. Il PSI della provincia di Vicenza è assolutamente contrario all'apertura degli esercizi commerciali nelle giornate del 25 aprile e del Primo maggio.
Il PSI della provincia di Vicenza lancia un appello alle coscienze di tutti coloro che sull'altare di un improbabile vantaggio economico pensano di sacrificare la dignità e la storia dell'Italia repubblicana. L'Italia di uomini fatti della stessa essenza di Pertini, De Gasperi, Saragat e Berlinguer che mettevano la politica al servizio degli italiani e non degli interessi economici di potentati nazionali e tanto meno multinazionali.
Positiva appare l'iniziativa contro le aperture in alcuni giorni festivi avviata da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil a Vicenza. Ma è necessario che anche i partiti, le associazioni ed i cittadini si mobilitino.
Il PSI della provincia di Vicenza lancia un appello alle donne ed agli uomini che ancora credono e sostengono i valori fondanti della nostra Repubblica, affinché rafforzino e coagulino in un unico grande movimento le azioni di protesta contro l'abominevole tentativo di distruggerne le idealità soffocandole.

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Commenti

Beppino Mattiello
Inviato Sabato 7 Aprile 2012 alle 13:48

La sezione di Vicenza del PSI si unisce al grido di protesta del suo segretario provinciale in difesa di quei simboli del passato che hanno permesso all'Italia di diventare la 7^ potenza mondiale non ostante l'irrisione di questi valori da parte di movimenti che finalmente hanno mostrato la loro vera bieca essenza.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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