Protesta lavoratori Recoaro, Variati: a rischio anche altri settori, serve mobilitazione
Venerdi 1 Luglio 2016 alle 15:23 | 1 commenti
“Sono pronto alla mobilitazione. Siamo pronti alla mobilitazione. Recoaro, le sue terme, il suo stabilimento, i suoi marchi sono storia del nostro territorio che va difesa. Come Presidente dell’Area Vasta di Vicenza, la Casa dei Sindaci e riferimento amministrativo per tutti i Comuni, sono qui per dire alla proprietà che non assisteremo in silenzio al depauperamento dell’economia dell’area e delle famiglie dei lavoratori che rischiano il posto. Se sarà necessario i 121 Sindaci del Vicentino si metteranno la fascia tricolore e lotteranno per questa comunità â€. Un messaggio forte quello di Achille Variati, che non ha voluto far mancare la sua solidarietà diretta nella giornata in cui tutta Recoaro si è fermata per protestare contro l’ipotesi di una cessione che, così come si profila, rischia di determinare la chiusura stessa della fabbrica di imbottigliamento e la perdita del posto per 66 lavoratori.
“In particolare “regalare†i marchi, dandoli per 5 anni in produzione conto terzi alla società che acquista, significa che “Acqua Brillante†e “Gingerino†potrebbero essere prodotti ovunque. La vendita deve riguardare tutto il pacchetto, in modo da salvaguardare la presenza in loco degli impianti. Ben vengano allora i tavoli di trattativa e di confronto con Parlamentari, Regione Veneto, Forze Sindacali, ma tutto avrà più forza e più senso se anche noi primi cittadini saremo assieme al Sindaco Giovanni Ceolaâ€.
Per il Presidente Variati, infatti oggi è la Recoaro domani potrebbe trattarsi di qualche altra azienda. “Qui non si tratta più di “campaniliâ€, ma di fare squadra e rete perché in un mondo così economicamente globalizzato, dove i grandi gruppi, industriali e finanziari, guardano alla terra vicentina come una sorta di show room dove acquistare industrie pregiate – basti pensare alle tante nostre aziende finite in mani straniere di cui la Nestlé è solo la punta dell’iceberg – il rischio che anche in altri settori si determinino queste situazioni è forte, reale. Se lasciamo sola questa porzione di territorio ed i suoi amministratori apriremo una strada pericolosa, che altri potrebbero sfruttare giocando su queste divisioni. Vicenza non è diventata potenza industriale ed economica per caso, ora serve una mobilitazione di tutte le coscienze ed io sono pronto a fare la mia parte. Senza paura, come sempreâ€.
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