Protesta docenti, Donazzan: nuovo anno scolastico nel caos
Martedi 1 Settembre 2015 alle 16:37 | 0 commenti
Regione Veneto
“Il nuovo anno scolastico che sta per iniziare prenderà avvio nel caos grazie alla finta riforma di Renzi. La cosiddetta ‘buona scuola’, tanto sbandierata dal governo e dal ministro Giannini, si sta dimostrando per quello che è: una maldestra e parziale stabilizzazione di precari che non risponde alle esigenze degli studenti e delle famiglie, né a quelle di una buona organizzazione degli istituti scolasticiâ€.
L’assessore all’istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan dichiara così la propria solidarietà alle proteste dei docenti svoltesi oggi a Venezia, in Riva de Biasio, di fronte alla sede dell’Ufficio scolastico regionale, e proseguita poi nel pomeriggio con il sit-in a Mestre. “Le centomila assunzioni sono in realtà macchinose stabilizzazioni di un precariato scandaloso – sottolinea l’assessore – condannato dalla stessa Unione Europea. Ma non risolvono affatto quella domanda di potenziamento del corpo docenti che una scuola efficiente e moderna richiederebbe. Basti solo una cifra a ricordare il fallimento della cosiddetta ‘ riforma’ di Renzi: al Veneto sono stati assegnati solo 150 posti di docenza in più, appena il 3 per cento dei 4255 posti aggiuntivi previsti dal piano nazionale. Secondo i calcoli dell’Ufficio scolastico regionale, e sottolineo dell’Ufficio scolastico che è emanazione del Ministero e non della Regione, al Veneto servirebbero almeno 377 insegnanti in più rispetto a quelli previsti in organico, visto l’andamento della popolazione scolastica e la necessità di attivare le 18 attività diverse previste dalla riforma Renzi-Giannini. Se i numeri sono questi, e se il meccanismo di assunzione è quello a cui stiamo assistendo e che tante proteste sta sollevando, l’esito non potrà che essere un ulteriore scadimento del sistema scolastico e l’ennesima umiliazione delle speranze di tanti docenti, studenti e famiglieâ€.
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