Protesi mammarie a Vicenza, il primario di chirurgia Maurizio Pegoraro: da noi il top
Mercoledi 28 Dicembre 2011 alle 18:38 | 0 commenti
Telefoni bollenti in questi giorni al San Bortolo di Vicenza, dopo l'esplosione anche in Italia del caso delle protesi mammarie francesi. Sono centinaia le chiamate inoltrate al centralino dalle pazienti che chiedono rassicurazioni sulla tipologia degli impianti inseriti dai sanitari del comparto vicentino. Nessun allarme, è la risposta che si sentono dare. Vicenza non è tra i terminali degli oltre 5000 prodotti inviati in Italia dall'azienda francese Pip, sotto accusa per la qualità delle protesi mammarie al silicone "low-cost", ritenute come potenziale agente cancerogeno.
In città sono circa un centinaio l'anno gli inserimenti di un impianto al silicone, per la ricostruzioni di mammelle mastectomizzate o per interventi di natura estetica. Al San Bortolo le prime operazioni risalgono agli anni '80, "e fin da allora abbiamo scelto il top dei prodotti sul mercato" assicura il primario di chirurgia Maurizio Pegoraro. Il costo raggiunge gli 850 euro a protesi, per operazioni che in tutto toccano i 7000 euro. "Una qualità che si paga - è il commento di Pegoraro - ma che alla lunga dimostra di meritare i soldi che richiede. Qualche settimana fa abbiamo tolto una protesi come le nostre, inserita 37 anni fa in america a una donna che oggi ha 75 anni. Ebbene, era assolutamente perfetta»
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.