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Prosecco alla spina, stop della Ue. Bizzotto: richiamo ufficiale al Canada

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 4 Aprile 2015 alle 21:34 | 1 commenti

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Mara Bizzotto Parlamentare Europea della Lega Nord interviene in una nota sulla vicenda del Prosecco alla spina
“Dopo lo stop al Prosecco alla spina venduto in Inghilterra, l’Europa mette nel mirino anche il Prosecco alla spina commercializzato in Canada”.

Lo annuncia l’europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto che, dopo aver ottenuto lo storico pronunciamento della Commissione UE contro il Prosecco ‘on tap’ smerciato nel Regno Unito, ha denunciato a Bruxelles il caso del falso Prosecco distribuito nei mercati extra europei, invocando l’immediato intervento della UE per fermare “anche questa pratica illegale di spillatura a pressione di vino bianco frizzante spacciato per Prosecco”.

L’eurodeputata Bizzotto, membro della Commissione Agricoltura, ha chiesto all’UE “di attivarsi presso le autorità canadesi per far cessare questa pratica e per tutelare i produttori veneti frodati dal Prosecco alla spina”. Un prodotto tarocco che sta provocando “pesantissimi danni alle aziende venete” dato che nel mercato canadese “da un lato si vende vino bianco frizzante spacciandolo per Prosecco, e dall’altro si lega l’immagine di questa eccellenza del made in Italy a quella dei cosiddetti “wines on tap (vini alla spina)”. 

Sulla scorta delle segnalazioni dell’eurodeputata Bizzotto, il Commissario UE all’Agricoltura Phil Hogan ha ufficialmente annunciato che “richiamerà l’attenzione delle autorità canadesi sulle pratiche cui fa riferimento l’on. Bizzotto nella sua interrogazione”, segnalando che negli accordi tra UE e Canada il Prosecco non gode attualmente della tutela di indicazione geografica protetta. 

“L’accordo tra l’UE e il Canada sul commercio di vini e bevande spiritose, firmato nel 2003, contiene l’elenco delle denominazioni di vini e alcolici originari dell’UE protetti da un’indicazione geografica all’interno dell’UE, che possono esser registrati in Canada come indicazioni geografiche protette – afferma il Commissario UE Hogan – Il Prosecco non figura in tale elenco, in quanto al momento della conclusione dell’accordo tale denominazione non era protetta da un’indicazione geografica nell’UE”. 

Inoltre, a fine 2014, “la Commissione UE ha formalmente chiesto al Canada di ampliare tale elenco inserendovi le indicazioni geografiche dell’UE non incluse nell’elenco originario – continua il Commissario UE Hogan – L’indicazione geografica del Prosecco è una di queste”. Attualmente il Canada sta riesaminando l’elenco delle indicazioni geografiche aggiuntive al fine di stabilire se possano essere registrate in Canada come indicazioni geografiche protette. 

“Il Canada deve inserire al più presto il nostro Prosecco nel suo elenco per la tutela dei prodotti con indicazione geografica protetta – sottolinea l’eurodeputata Mara Bizzotto – Solo in questo modo la frode del falso Prosecco alla spina, la cui circolazione è stata già bandita dall’UE nel Regno Unito, potrà essere efficacemente contrastata anche nel mercato canadese, consentendo al nostro Paese di combattere la diffusione fuori dai confini europei di questi vini spumanti venduti illecitamente come Prosecco”.

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Commenti

Inviato Domenica 5 Aprile 2015 alle 17:57

Speriamo che l'Europa capisca, o protegge i prodotti ORIGINALI oppure siamo persi. Le nostre eccellenze alimentari sono tante, sono il frutto del lavoro di imprenditori agricoli e contadini, non possono essere copiate da chi il Prosecco o il gelato Italiano non sa nemmeno cosa sia. I prodotti D.O.C. - D.O.P. - I.G.P. e altri marchi sono solo Italiani, la U.E. devo proteggere i suoi cittadini e suoi prodotti e non permettere fotocopie. I nostri rappresentanti in Europa sono una SETTANTINA cosa fanno a Bruxelles? Chiacchere?
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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