Proroga termini lavori alluvione, Fracasso: ai comuni servono risposte, Regione intervenga
Martedi 16 Ottobre 2012 alle 15:27 | 0 commenti
Stefano Fracasso, Partito Democratico - "La Regione intervenga per sbloccare una fase di stallo inaccettabile. I Comuni devono sapere cosa possono fare. Ci sono lavori in corso, fermi o pronti a partire che aspettano solo la risposta del Commissario". Il consigliere regionale del Partito Democratico Stefano Fracasso ha presentato alla giunta regionale un'interrogazione in merito alla mancata risposta da parte del Commissario straordinario per l'alluvione alle varie istanze di proroga, presentate dai Comuni, per poter completare la contabilità dei lavori di somma urgenza e procedere alla sua presentazione per l'approvazione e la successiva liquidazione.
Una mancanza di risposta che lascia le Amministrazioni nell'incertezza sulla possibilità di eseguire gli interventi o sulla liquidazione delle somme previste per quelli già eseguiti e, in alcuni casi, già anticipate dai Comuni. Tra i casi "aperti" figurano ad esempio a Vicenza la sistemazione dei giardini delle scuole e di diversi viali alberati.
"Ci risulta che ci siano domande di tanti Comuni sul tavolo del Commissario in cui viene chiesta la possibilità di prorogare i termini per quei lavori post-alluvione che non sono ancora conclusi o che per i più diversi motivi non sono stati ancora fatti - sottolinea Fracasso - Alle Amministrazioni serve una risposta chiara perché questa fase di stallo le sta mettendo in seria difficoltà : non solo per l'incertezza sui finanziamenti e la programmazione degli interventi, ma anche per il rischio di possibili ricorsi e rifusione dei danni da parte di imprese e cittadini anche in relazione alla mancata esecuzione di interventi. Chiedo alla Regione di farsi parte attiva perché arrivino risposte e siano risposte all'insegna della responsabilità . Per non far pagare una volta di più ai Comuni e ai cittadini le conseguenze dell'alluvione".
Nell'interrogazione il consigliere Fracasso spiega infatti le premesse sulle quali varie Amministrazioni comunali hanno chiesto al Commissario una proroga per poter completare la contabilità dei lavori: alcune opere, inserite negli elenchi degli interventi di somma urgenza dal Commissario, sono ancora in fase di contabilizzazione finale, altre sono in corso e altre, pur essendo iniziate subito a ridosso dell'alluvione, sono state prudenzialmente interrotte in quanto l'elenco è stato reso noto solo a dicembre 2011 e non vi era pertanto certezza delle somme. Oltre alla mancata sicurezza del finanziamento, varie Amministrazioni comunali hanno infine ritenuto di fare una scelta di buon senso procrastinando l'ultimazione di alcuni interventi al fine di non arrecare ai già provati cittadini e alle strutture pubbliche come le scuole ulteriori disagi, rinviando così ai mesi estivi il completamento delle opere.
Proroga termini lavori alluvione, Fracasso: servono risposte ai comuni, la Regione intervenga
Stefano Fracasso, Partito Democratico - "La Regione intervenga per sbloccare una fase di stallo inaccettabile. I Comuni devono sapere cosa possono fare. Ci sono lavori in corso, fermi o pronti a partire che aspettano solo la risposta del Commissario". Il consigliere regionale del Partito Democratico Stefano Fracasso ha presentato alla giunta regionale un'interrogazione in merito alla mancata risposta da parte del Commissario straordinario per l'alluvione alle varie istanze di proroga, presentate dai Comuni, per poter completare la contabilità dei lavori di somma urgenza e procedere alla sua presentazione per l'approvazione e la successiva liquidazione. Una mancanza di risposta che lascia le Amministrazioni nell'incertezza sulla possibilità di eseguire gli interventi o sulla liquidazione delle somme previste per quelli già eseguiti e, in alcuni casi, già anticipate dai Comuni. Tra i casi "aperti" figurano ad esempio a Vicenza la sistemazione dei giardini delle scuole e di diversi viali alberati.
"Ci risulta che ci siano domande di tanti Comuni sul tavolo del Commissario in cui viene chiesta la possibilità di prorogare i termini per quei lavori post-alluvione che non sono ancora conclusi o che per i più diversi motivi non sono stati ancora fatti - sottolinea Fracasso - Alle Amministrazioni serve una risposta chiara perché questa fase di stallo le sta mettendo in seria difficoltà : non solo per l'incertezza sui finanziamenti e la programmazione degli interventi, ma anche per il rischio di possibili ricorsi e rifusione dei danni da parte di imprese e cittadini anche in relazione alla mancata esecuzione di interventi. Chiedo alla Regione di farsi parte attiva perché arrivino risposte e siano risposte all'insegna della responsabilità . Per non far pagare una volta di più ai Comuni e ai cittadini le conseguenze dell'alluvione".
Nell'interrogazione il consigliere Fracasso spiega infatti le premesse sulle quali varie Amministrazioni comunali hanno chiesto al Commissario una proroga per poter completare la contabilità dei lavori: alcune opere, inserite negli elenchi degli interventi di somma urgenza dal Commissario, sono ancora in fase di contabilizzazione finale, altre sono in corso e altre, pur essendo iniziate subito a ridosso dell'alluvione, sono state prudenzialmente interrotte in quanto l'elenco è stato reso noto solo a dicembre 2011 e non vi era pertanto certezza delle somme. Oltre alla mancata sicurezza del finanziamento, varie Amministrazioni comunali hanno infine ritenuto di fare una scelta di buon senso procrastinando l'ultimazione di alcuni interventi al fine di non arrecare ai già provati cittadini e alle strutture pubbliche come le scuole ulteriori disagi, rinviando così ai mesi estivi il completamento delle opere.
Proroga termini lavori alluvione, Fracasso: servono risposte ai comuni, la Regione intervenga
Stefano Fracasso, Partito Democratico - "La Regione intervenga per sbloccare una fase di stallo inaccettabile. I Comuni devono sapere cosa possono fare. Ci sono lavori in corso, fermi o pronti a partire che aspettano solo la risposta del Commissario". Il consigliere regionale del Partito Democratico Stefano Fracasso ha presentato alla giunta regionale un'interrogazione in merito alla mancata risposta da parte del Commissario straordinario per l'alluvione alle varie istanze di proroga, presentate dai Comuni, per poter completare la contabilità dei lavori di somma urgenza e procedere alla sua presentazione per l'approvazione e la successiva liquidazione. Una mancanza di risposta che lascia le Amministrazioni nell'incertezza sulla possibilità di eseguire gli interventi o sulla liquidazione delle somme previste per quelli già eseguiti e, in alcuni casi, già anticipate dai Comuni. Tra i casi "aperti" figurano ad esempio a Vicenza la sistemazione dei giardini delle scuole e di diversi viali alberati.
"Ci risulta che ci siano domande di tanti Comuni sul tavolo del Commissario in cui viene chiesta la possibilità di prorogare i termini per quei lavori post-alluvione che non sono ancora conclusi o che per i più diversi motivi non sono stati ancora fatti - sottolinea Fracasso - Alle Amministrazioni serve una risposta chiara perché questa fase di stallo le sta mettendo in seria difficoltà : non solo per l'incertezza sui finanziamenti e la programmazione degli interventi, ma anche per il rischio di possibili ricorsi e rifusione dei danni da parte di imprese e cittadini anche in relazione alla mancata esecuzione di interventi. Chiedo alla Regione di farsi parte attiva perché arrivino risposte e siano risposte all'insegna della responsabilità . Per non far pagare una volta di più ai Comuni e ai cittadini le conseguenze dell'alluvione".
Nell'interrogazione il consigliere Fracasso spiega infatti le premesse sulle quali varie Amministrazioni comunali hanno chiesto al Commissario una proroga per poter completare la contabilità dei lavori: alcune opere, inserite negli elenchi degli interventi di somma urgenza dal Commissario, sono ancora in fase di contabilizzazione finale, altre sono in corso e altre, pur essendo iniziate subito a ridosso dell'alluvione, sono state prudenzialmente interrotte in quanto l'elenco è stato reso noto solo a dicembre 2011 e non vi era pertanto certezza delle somme. Oltre alla mancata sicurezza del finanziamento, varie Amministrazioni comunali hanno infine ritenuto di fare una scelta di buon senso procrastinando l'ultimazione di alcuni interventi al fine di non arrecare ai già provati cittadini e alle strutture pubbliche come le scuole ulteriori disagi, rinviando così ai mesi estivi il completamento delle opere.
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