Semipresidenzialismo, Fantò e Psi Vicenza: rivoluzione costituzionale o perdita di tempo
Martedi 24 Luglio 2012 alle 23:09 | 0 commenti
Riceviamo da Luca Fantò, segretario provinciale Psi di Vicenza, e pubblichiamo
Egregio Direttore, delle due una. Il Parlamento in questi giorni d'estate, grazie alla ricostituita alleanza PdL - Lega, sta votando la riforma costituzionale che prevede l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, la possibilità per lo stesso di presiedere il Consiglio dei Ministri terminando però la sua funzione di Presidente del CSM. Alcuni giorni or sono in Parlamento era inoltre stata approvata l'eliminazione del principio di "unità giuridica ed economica della Repubblica".
Questa rinnovata maggioranza sta contando sulla poco efficace astensione del PD e dell'IdV che non partecipano ai lavori parlamentari indignati per il fatto che il PdL stia seguendo per la riforma costituzionale non il percorso e gli obiettivi stabiliti dagli accordi del cosiddetto "ABC", ma una strada autonoma e non concordata.
Il PD conta, come dichiara lo stesso Segretario Bersani, sul fatto che l'iter per la riforma costituzionale (due passaggi alla Camera ed al Senato) sia troppo lungo e quindi si perda nel tempo.
Allora ci troviamo davanti a due possibilità . Se hanno ragione PdL e Lega e la riforma troverà il modo per essere approvata e poi divenire efficace, ci troveremo di fronte ad una rivoluzione costituzionale senza che PD, IdV e UdC siano state in grado di impedirla. L'altra possibilità invece darebbe ragione al PD e IdV che stanno lasciando agire la maggioranza di destra convinti che si tratti di un puro ed inutile atto dimostrativo del Parlamento.
In entrambe i casi però gli effetti di quanto sta accadendo sono devastanti perchè avremo o una riforma che sancirebbe il passaggio in Italia da Repubblica democratica a repubblica mediatica con tute le tragiche conseguenze, oppure, nel caso il percorso risulti inefficace, una maggioranza di Parlamentari avrebbe usato l'Istituzione per un'azione che lo stesso Bersani definisce "un diversivo senza costrutto, un gesto irresponsabile e del tutto inconcludente..." che non sembra certo rientrare nei suoi compiti.
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