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Proposta choc degli allevatori veneti in protesta con Coldiretti

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 10 Novembre 2015 alle 15:38 | 0 commenti

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Associazione allevatori del Veneto

“È ora di finirla. Grazie al sistema allevamenti di Italialleva siamo pronti a certificare l’80 per cento del latte italiano. Ed il Veneto vuole essere capofila di questa iniziativa, perché non vogliamo che le 3500 stalle della nostra regione siano costrette a chiudere da un complesso normativo ingiusto e che vuol nascondere al consumatore l’origine dei prodotti commercializzati”. Con queste parole il presidente dell’Associazione regionale allevatori del Veneto, Floriano De Franceschi, interviene di fronte all’Ipercoop di Mestre (VE).

Dove Coldiretti Veneto ha promosso una mobilitazione alla quale hanno preso parte oltre 500 allevatori provenienti da ogni parte della regione. “Siamo pronti a certificare fin da subito il nostro latte – prosegue il presidente De Franceschi – in quanto ogni 40 giorni le nostre stalle vengono sottoposte a scrupolosi controlli, finalizzati a produrre con una logica di efficienza e qualità al top. E tutto ciò per dare al consumatore, a cui chiediamo di unirsi alla nostra battaglia, trasparenza e prodotti d’eccellenza. Ricordiamo, infatti, che le nostre aziende chiudono, ma la situazione non è certo meno preoccupante per chi mette in tavola prodotti di cui non conosce la provenienza e, soprattutto, non vi sono certezze sui controlli ai quali gli stessi vengono sottoposti”. Arav non vuole arrendersi e sposa in pieno la protesta messa in atto da Coldiretti da giorni: “continueremo a lottare – conclude il presidente De Franceschi – per l’etichettatura d’origine e per tutelare le nostre aziende, quindi il futuro del latte italiano.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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