Prolungamento A31, tre appuntamenti nel vicentino per comprenderne l'impatto sul territorio
Domenica 5 Novembre 2017 alle 22:04 | 0 commenti
Sono tre gli appuntamenti che nei prossimi giorni avranno luogo nella nostra provincia per far parlare le ragioni della comunità "Salviamo la Val d'Astico", contro il prolungamento dell'autostrada A31 verso nord e per fermare la distruzione ambientale e l'inquinamento che da questa deriverebbe. Il primo incontro si terrà a Schio martedì 7 novembre alle ore 20.30 in via Lago di Tovel presso il Centro Sociale Arcadia. I successivi si terranno a Piovene Rocchette l'8 e a Vicenza il 14 novembre.Â
Nella nota che pubblichiamo il CS Arcadia evidenzia che : "Il concetto fondamentale è che i danni prodotti da questa grande opera inutile ricadranno su tutta la cittadinanza della provincia e non solo sui comuni e i territori interessati dal progetto autostradale. Come sarà la vita e come diventerà l'ambiente nella Val d'Astico e in tutto l'Alto Vicentino? Che fine farà la nostra salute e quella dei nostri figli e nipoti già compromessa dall'inquinamento esistente? E infine a chi porterà guadagno quest'autostrada? Queste le domande a cui si cercherà di dare una risposta durante gli incontri. A noi, siamo sicuri, porterà la devastazione della valle, del territorio e dell'ambiente dell'alto vicentino, e tanti danni per la salute."
"La Valdastico Nord, così come è stata presentata - continua la nota - nel recente progetto definitivo presentato al ministero, rimarrà un'opera inutile: si fermerà a Pedemonte e per raggiungere la parte trentrina si dovrà utilizzare comunque l'attuale strada della Frica. Di conseguenza tutti preferiranno percorrere l'attuale rete stradale ordinaria. Non saranno solo la Val d'Astico e i comuni che la attraversano, inoltre, ad essere avvelenati e violentati dalle ruspe e dalle trivelle, dai continui passaggi di mezzi pesanti per la durata dei cantieri, e dall'inquinamento che questi spargeranno lungo le vie di comunicazione ordinaria."
"Anche i paesi e le città limitrofe - conclude Arcadia -, come Schio, Thiene, Marano Vicentino, Carrè, Zanè e Santorso saranno coinvolti e pagheranno le conseguenze negative che un'opera di questo tipo causerà . È necessario cominciare a capire, approfondire, discutere e confrontarsi per costruire passo dopo passo una resistenza comune contro l'avvelenamento del territorio e delle persone. Schio, come città di punta dell'alto vicentino, ha il compito di esprimere un'idea di territorio sostenibile e libero dall'inquinamento di aria e terreno. E' finito il tempo di delegare, bisogna mettersi in cammino tutti insieme!"
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