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Progetto Nazionale interviene su finanziamento nomadi e discarica di Caldogno

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 28 Novembre 2013 alle 14:16 | 0 commenti

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Nicolò Naclerio, Pierpaolo Bottazzi, Associazione Progetto Nazionale - La questione degli stanziamenti per la riqualificazione del campo nomadi di Vicenza ci lasciano una certa dose di rabbia. Dopo i lauti finanziamenti a questa comunità, (vedi pure il campo nomadi di Favaro Dese... e chissà quanti altri in giro per l’Italia si capisce che ad essere cittadini di serie B sono proprio gli italiani, in questo caso i vicentini, e non i superprotetti nomadi come le sinistre ragliano in continuazione.

Tagli ovunque soprattutto nel sociale, dove a farne le spese sono i ceti più deboli, ma nessun taglio al fenomeno dell’immigrazione nel quale i nomadi in genere vantano già un ottimo trattamento.

Quindi anziché smantellare il campo si cerca inutilmente di riqualificarlo in quanto i soggetti in questione continueranno a vivere nel limite della decenza igienico-sanitaria non portando beneficio alcuno ai vicentini. La cattiva gestione delle risorse continua…con la speranza che possa "decadere" quanto prima!

 

Vengo a conoscenza con ironica simpatia e un velo di tristezza, la questione relativa alla “vecchia discarica” di Caldogno. Si parla di aree agricole di questo Comune ed apprendo con stupore che nel biennio 1971/1972 sono stati scaricati imprecisati quantitativi di rifiuti, si dice domestici, come compensazione agli scavi nel terreno per ricavare argilla poi utilizzata nelle varie fornaci della zona.

Il caso è stato mosso giorni addietro dal Professore Galdino Pendin, ex assessore comunale nonché componente di un comitato che sostiene il possibile inquinamento delle falde, qualora si procedesse alla realizzazione del bacino di laminazione a Caldogno.

La sua testimonianza riporta che nel biennio sopra indicato vedeva transitare di giorno e di notte camion che poi scaricavano, a detta sua, rifiuti nelle aree agricole di Caldogno e Villaverla.

Domanda: perché parlarne solo ora a ridosso dell'inizio dei lavori per il bacino? Forse perché al Professore non garba cotanta opera a difesa del territorio? E se invece di ordinaria spazzatura sotto terra ci si trovano rifiuti altamente inquinanti? Un po' di senso di colpa, per non aver parlato prima, caro Professore non le viene?

Invece di difendere la nostra terra, il nostro territorio, sembra proprio che alcuni aprono il cassetto dei segreti solo ed esclusivamente per i propri interessi o ambizioni.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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