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Progetto Cuamm e Regione per un “Suem” in Sierra Leone, Zaia: “aiutiamoli a casa loro non è utopia”

Di Note ufficiali Martedi 24 Luglio 2018 alle 11:39 | 0 commenti

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“Quando Don Dante Carraro del Cuamm me ne ha parlato ho subito aderito con totale fiducia nel suo intuito di benefattore concreto e razionale e nella professionalità di un tecnico della Sanità veneta, che ringrazio per l’immediata disponibilità data, e che ho messo a disposizione del sogno di Don Dante: realizzare un sistema Suem 118 in Sierra Leone. Con gioia, vediamo che il sogno sta diventando realtà, ma anche un esempio di buona pratica per realizzare vera solidarietà. Concreta, non quella delle parole a cui molti sono abituati”.

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime la sua soddisfazione per il successo che sta avendo la missione del Cuamm di Padova che, coadiuvata da un esperto di urgenza-emergenza come il dottor Paolo Rosi, sta realizzando un sistema di “Suem 118” nel Paese Africano, con la messa in attività e l’organizzazione operativa di 200 ambulanze, donate nel tempo alla Sierra Leone e mai utilizzate per mancanza di know how.

“Questa iniziativa del Cuamm – aggiunge Zaia – dovrebbe essere presa ad esempio da tutto il mondo: è la prova provata che ‘aiutiamoli a casa loro’ non è uno slogan, ma un progetto decisamente più concreto che indossare magliette colorate esibendole sul web”.

“Si pensi solo per un attimo – riflette Zaia – se la comunità internazionale mettesse a disposizione migliaia di Don Dante e migliaia di Paolo Rosi, non solo per creare sanità, ma sviluppo in tutti i settori, e andasse in Africa ad aiutare gli africani a costruirsi un futuro in Patria, magari usando, meglio, i miliardi che oggi si spendono per forme di accoglienza confuse, pasticciate e poco dignitose per le persone, oltre che facilmente sfruttabili dai mercanti di uomini che gestiscono quei traffici e da ong troppe volte misteriose. Sarebbe il trionfo della vera solidarietà e. probabilmente, l’inizio della soluzione dei problemi legati ai fenomeni migratori”.

“Utopia? No - conclude il Governatore – perchè solo i pessimisti non fanno strada, e Dal Cuamm di Padova e dalla Regione Veneto è partita una ventata di ottimismo per il futuro di un Paese africano in difficoltà come la Sierra Leone”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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