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Progetto Banzai, meccanici vicentini vanno a Tokyo per l'auto elettrica

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 2 Agosto 2013 alle 14:18 | 0 commenti

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Confartigianato Vicenza - Quindici anni orsono in Giappone la Toyota presentava la prima auto con motore elettrico (ibrido). Nel 2012 la Nissan Leaf, con 40mila unità, è la vettura elettrica più venduta al mondo. Ecco perché il Giappone può essere considerato come la patria dei sistemi di propulsione Plug-in Hybrid ed Elettrico per veicoli.

Ispirandosi a ciò, si è voluto denominare “Banzai” l’ambizioso progetto sulla trazione elettrica che è stato intrapreso nel vicentino da un gruppo di imprenditori delle categorie Metalmeccanica, Elettromeccanica, Carrozzieri e Meccanici di Confartigianato.

“La nostra idea - spiega Roberto Cazzaro, presidente provinciale dei Carrozzieri - è quella di trasformare piccole vetture a benzina /gasolio in vetture a trazione elettrica utilizzando un kit standard per auto usate. All’interno del nostro mondo associativo abbiamo l’intera filiera delle attività di settore e possiamo quindi progettare, produrre, assemblare, montare il kit e vendere l’auto. Si tratta di riuscire a sfruttare l’elevato know-how sui motori elettrici esistente nella nostra provincia per sviluppare un’opportunità che adesso pare interessare una ristretta nicchia di mercato, ma destinata in un prossimo futuro a crescere. Non va infatti dimenticato che, rispetto al tradizionale motore a scoppio, quello elettrico può percorrere circa 100 km con un costo di ricarica batterie inferiore ai 2,00 euro, e centinaia di migliaia di chilometri senza subire particolari “invecchiamenti” per cui, grazie a questo kit, la vita stessa dell'auto viene aumentata anche più del doppio, in base alle percorrenze giornaliere”.

Aggiunge Ezio Zerbato, presidente provinciale della Metalmeccanica: “Abbiamo iniziato il nostro percorso da alcuni mesi e uno dei primi passi è stata la collaborazione con il CPV, il Centro Produttività della Camera di Commercio, per l’utilizzo della metodologia Triz  che “cattura” i processi creativi in atto nell’ambito tecnologico, per codificarli e renderli così ripetibili e applicabili.”

“Siamo coscienti - prosegue Maurizio Concato, presidente provinciale della categoria Elettromeccanica - che il percorso sarà tortuoso, in quanto l’automotive è un settore che di solito richiede elevati investimenti, la tecnologia c’è ma dev’essere sviluppata e tarata sulle esigenze della vettura. Esistono poi dei vincoli, come per esempio l’autonomia delle batterie, che incidono nella progettazione e sulle preoccupazioni del futuro acquirente: non è un caso che diverse case automobilistiche in questa fase puntino sull’ibrido. Stiamo valutando gli studi di vari atenei, e a novembre ci incontreremo, a Tokyo, con un team di sette università giapponesi per valutare il loro punto di vista.”

“Tra l’altro - ricorda Fabrizio Argenta, presidente provinciale dei Meccanici - in Italia, nel caso di trasformazione di vetture da motore a combustione a motore elettrico, la parte burocratica è piuttosto complessa e di non facile attuazione, tant’è che quelle poche aziende esistenti al momento preferiscono far omologare la vettura all’estero con un costo che può variare tra i duemila e i tremila euro. Confartigianato si sta attivando per ridimensionare anche questo problema”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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