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Città resilienti, convegno Legambiente su adattamento ai cambiamenti climatici

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 16 Marzo 2013 alle 22:02 | 0 commenti

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Legambiente Vicenza -  La più grande e necessaria opera pubblica: ripensare le città e mettere in sicurezza il territorio
La pesante incidenza dei cambiamenti climatici sulle comunità locali richiede approfondimenti e strumenti all'altezza della sfida: un incontro di alto profilo, quello tenutosi sabato 16 marzo sul tema "Le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici: nuova sfida per Vicenza", patrocinato dal Comune di Vicenza.

Rafforzare il sistema di monitoraggio climatico - sottolinea Sergio Castellari del Centro Euromediterraneo per i cambiamenti climatici - e con questo affinare la qualità delle simulazioni degli impatti a scala locale, è una via indispensabile per far fronte alla fragilità delle nostre città, fragilità che come in un domino si traduce in degrado del territorio, insicurezza, pesanti ricadute economiche.

Preliminare ad ogni azione in materia urbanistica è la dotazione di aggiornati strumenti di pianificazione che garantiscano un lungimirante governo del suolo urbano e l'emancipazione - ineludibile - dagli oneri di urbanizzazione.
L'aumento delle temperature estive richiede interventi di riqualificazione energetica su scala urbana (e non solo sul singolo edificio): il raffrescamento della città in estate non si ottiene con la climatizzazione artificiale dei singoli edifici, che anzi peggiora la situazione generale. Servono invece misure di isolamento termico, aree verdi e più accorte pavimentazioni di strade e piazze.

Il Piano di Adattamento - prosegue Piero Pelizzaro - oltre a comprendere le azioni considerate utili al contrasto del cambiamento climatico, ha l'obiettivo di porre le basi per un processo partecipativo che coinvolga istituzioni, cittadini e imprese del territorio, per realizzare un sistema informativo innovativo in grado di informare sui rischi ambientali e sulle migliori strategie per affrontarli. Azione che punta a una maggiore consapevolezza di autorità locali, attori socioeconomici e cittadini dei rischi reali connessi al mutamento climatico nel territorio bolognese, grazie a un'attenzione sempre maggiore verso l'adozione di comportamenti più attenti all'ambiente.

E così le città - continua Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club - dotandosi delle opportune politiche, ambientali ed urbanistiche, possono offrire una straordinaria opportunità per un nuovo e diverso sviluppo, a patto che riescano ad effettuare scelte nette. Queste sono essenzialmente due: fermare il consumo di suolo e redigere regolamenti edilizi che impongano standars di efficienza energetica anche in anticipo rispetto alle nuove direttive europee.

A Vicenza - conclude Valentina Dovigo presidente del circolo Legambiente - quest'opportunità deve essere colta subito, senza se e senza ma. Costruire politiche di adattamento ai cambiamenti climatici è una via che permetterà di avere una chance in più nelle prossime emergenze, di proporre nuovi lavori e di restituire ai cittadini una città più vivibile e più bella.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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