Profughi, Zaia: li accoglieremo senza creare ghetti ma con ospitalità diffusa
Martedi 10 Maggio 2011 alle 16:48 | 0 commenti
Luca Zaia, Regione Veneto - "Arrivano i profughi, quelli veri: li accoglieremo senza creare ghetti, ma secondo il modello dell'ospitalità diffusa. Da quattro settimane riceviamo immigrati senza che ci siano state sbavature sul territorio: vorremmo continuare a far così". Lo ha affermato oggi il presidente del Veneto Luca Zaia, nel fare il punto sulla questione alla luce del mutato scenario degli arrivi: "non più immigrati da permesso provvisorio, che se ne sono quasi tutti andati, ma gente che scappa dalla guerra e dalla fame: bambini, alcuni orfani (si potrebbe aprire il grande tema dell'adozione), donne, mamme, famiglie che fuggono dalla morte e cercano rifugio".
"Finora abbiamo ospitato circa 500 immigrati, 120 profughi arriveranno questa notte - ha annunciato Zaia - e altri ne potranno arrivare. Domani il prefetto di Venezia Luciana Lamorgese incontrerà i presidenti delle Province per sondare il campo sul da farsi. Il Papa ha fatto un giusto appello per l'ospitalità ; lo ha fatto in un territorio che ha conosciuto l'emigrazione e conosce bene l'immigrazione: siamo una delle tre regioni italiane con la più alta presenza di cittadini stranieri, circa 600 mila. Spero che la visita del Santo Padre sia di ulteriore aiuto per continuare con il nostro modello di ospitalità diffusa, che evita di mettere mele marce in mezzo alle mele buone".
Oggi, secondo Zaia, i veneti sono di fronte ad un bivio: puntare all'ospitalità da grande strutture d'accoglienza, o continuare con l'ospitalità nel territorio "che ci ha contraddistinto in questi mesi, e per la quale ringrazio Caritas, Emergency, la protezione civile e tutte le associazioni caritatevoli che si sono messe a disposizione. Però siamo al limite della saturazione degli spazi che conoscevamo".
"Credo si debba fare un ragionamento che va un po' più in là e pensare che questa sfida la vinciamo come comunità , distribuendo gli immigrati in tutto il territorio, si tratta di accogliere un profugo ogni due - tre mila abitanti, che significa uno in ciascuno dei Comuni minori, per arrivare a 20 - 30 in quelli maggiori, senza segregazioni e senza ghetti. Aiutateci a comunicare questo modello - ha chiesto Zaia ai giornalisti - perché non vorremmo aprire al ‘casermaggio'. I flussi dall'Africa sono imponenti - ha ribadito il presidente del Veneto - e l'Europa dice che ci darà una mano ma non mi pare abbia fatto nulla: non mi risulta ci sia la tanto predicata equa distribuzione di immigrati sul territorio europeo".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.