Quotidiano | StranIeri, italiani oggi | Categorie: Politica

Profughi, Valentina Dovigo: fanno ridere, per non piangere, proclami contrari ai “ghetti”

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 9 Agosto 2016 alle 23:12 | 0 commenti

ArticleImage

Riceviamo da Valentina Dovigo, Consigliere comunale Lista Civica e Sel, e pubblichiamo

Fa ridere, per non piangere, leggere ed ascoltare i proclami di chi si ritiene contrario ai “ghetti”, cioè le vie ad alta concentrazione di extracomunitari e rifugiati. Sembra che costoro non sappiano che qualsiasi ghetto è la diretta conseguenza di politiche sbagliate e di una visione culturale che nulla ha compreso di ciò che sta succedendo nell’area Mediterranea nell’ultimo decennio. Sarebbero state necessarie sostanzialmente due cose: la prima capire la portata del fenomeno migratorio , le sue cause varie e complesse, la sua entità, la co-responsabilità del mondo occidentale nella genesi delle guerre e nella costruzione di povertà sempre più profonde.

La seconda mettere in atto un minimo di regole e di organizzazione per affrontare la situazione, per sorreggere le persone in difficoltà tramite percorsi di accoglienza ed integrazione “guidati”, “ragionati”, “strutturati”, utili a loro ma anche a noi.

Gridando al diavolo, cercando sempre di scaricare il problema sugli altri, o, semplicemente, volendo distinguere migranti “veri” da migranti “falsi” (?) non si fa altro che alzare il livello di problematicità delle situazioni e della tensione sociale, e si creano di fatto le condizioni perché i furbetti di turno possano agire indisturbati.

A chi si sta ora preoccupando dei poveri nati in Italia e li sta contrapponendo ai poveri di un altro colore, dopo aver per anni predicato meno tasse e più deregulation, meno pubblico e più privato, (cioè meno servizi e meno sociale e più mercato) sarebbe opportuno ricordare che la strada da attivare per le persone in difficoltà si potrebbe chiamare reddito di cittadinanza e non chiusura delle frontiere. Al prezzo di qualche pensione d’oro, qualche spreco o qualche vantaggio acquisito in meno.

I ghetti potranno essere superati solo quando saremo in grado di costruire nuove politiche e nuove progettualità, dall’Europa all’Ente Locale.

Leggi tutti gli articoli su: Valentina Dovigo, profughi

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network