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Profughi, quattro corsi della Caritas per accoglienza in famiglia

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 10 Ottobre 2016 alle 22:43 | 0 commenti

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Caritas Vicentina comunica che promuove quattro appuntamenti formativi e informativi per le famiglie che sono disponibili a mettersi in gioco nell’accoglienza, la vicinanza e la condivisione con migranti che hanno ottenuto la protezione internazionale. La Chiesa vicentina nel maggio scorso aveva lanciato infatti un appello a famiglie (ma eventualmente anche a persone singole) disponibili a raccogliere la sfida della prossimità a persone che hanno ottenuto un permesso di soggiorno per protezione internazionale (asilo, protezione sussidiaria o umanitario).

Due erano le iniziative per farsi vicini concretamente - come già avviene con altre forme di povertà economica, sociale e relazionale - alle persone più fragili e a rischio presenti nella nostra società e per rispondere all’appello lanciato ancora nel febbraio 2015 dal Vescovo Beniamino Pizziol: il progetto "Rifugiato in famiglia" e l’iniziativa "Adozione di vicinanza". In cinque mesi sono state 70 le famiglie che hanno contattato Caritas rendendosi disponibili a questi percorsi. Due le accoglienze in famiglia sono già avviate. Per tutti (anche per chi volesse mettersi in gioco ora) c’è ora la possibilità di comprendere meglio cosa significhi accogliere e accompagnare un rifugiato offrendogli ospitalità o vicinanza (è possibile infatti partecipare anche per chi sinora non ha dato la sua adesione. Gli incontri si terranno tutti presso la sede della Caritas Diocesana in contrà Torretti 38 a Vicenza con orario 20,30-22,30. Si inizia domani sera, martedì 11 ottobre, alle ore 20,30 con il primo appuntamento dal titolo  "Destinazione Europa: i flussi migratori in atto nel mediterraneo. Numeri, cause e scenari di un mondo in cammino”. Si parlerà di mobilità globale e di migrazioni: grazie a mappe, statistiche, dati, racconti e video, si tenterà di illustrare ciò che sta accadendo nel mondo, i motivi per i quali molte persone arrivano nel nostro paese e quali sono le reali proporzioni del fenomeno mondiale, italiano, regionale e vicentino.
Il secondo appuntamento è previsto per mercoledì 16 novembre e avrà per tema l’accoglienza, un’esperienza esistenziale, autoeducativa e spirituale, con particolare attenzione agli orizzonti di senso, le dinamiche, i vissuti e le fasi del percorso proposto alle famiglie dalla Caritas Vicentina. Servirà per capire quale tipo di relazione si può creare e trovare all'interno di questa esperienza e servirà per indagare quali aspetti profondi muove l'esperienza dell'accogliere.
Il terzo incontro sarà dedicato all’Africa e si terrà martedì 13 dicembre. Il titolo è “Sfumature d’Africa: per una conoscenza e un arricchimento reciproco. Identità e alterità, fondamento di ogni apertura alla diversità”. Sarà utile per una conoscenza rispetto ai tratti caratteristici della cultura africana, senza ignorarne la pluralità e la diversità delle forme con cui questa si esprime nei più dei cinquanta paesi del Continente. Si affronteranno aspettative, ragioni, idee, immaginari che si possono avere e che si potrebbero incontrare.
L’ultimo appuntamento, martedì 17 gennaio, ha per tema “Nella valigia di chi accoglie: informazioni, tempi, obiettivi e strumenti per partire. Dinamiche e questioni legate ai progetti di accoglienza e vicinanza”. L’incontro è dedicato all’esplorazione delle questioni logistiche e organizzative legate ai due progetti “Rifugiato in famiglia" e "Adozione di vicinanza", al fine di intraprendere l’avventura con quelle famiglie che, alla fine del percorso, si sentiranno pronte. Durante il periodo natalizio del percorso sarà possibile per le famiglie vivere un'esperienza di condivisione (ad esempio un pranzo o una cena) con alcuni richiedenti asilo (non necessariamente quelli che entreranno nel progetto).

“Rifugiato in famiglia” e “Adozioni di vicinanza” sono i nomi dati alle due proposte della Caritas Vicentina a cui hanno aderito cinque realtà impegnate nell’accoglienza nel vicentino. Entrambe le proposte prevedono il coinvolgimento delle famiglie a titolo gratuito con un percorso personalizzato che tocca gli aspetti abitativo, lavorativo, formativo e sociale. Fondamentale è in merito il coinvolgimento degli enti che già si occupano in provincia dell’accoglienza dei migranti in accordo con la Prefettura.

Rifugiato in famiglia prevede che la famiglia sostenga i costi di vitto e alloggio, mentre quelli per lo studio, la formazione e gli stage formativi, così come le spese straordinarie, sono sostenuti di norma dall’ente ospitante attraverso un programma di accantonamento da effettuare durante l’accoglienza pre-permesso (sussidiata dal Ministero dell’Interno). Anche il percorso di uscita dal progetto viene fissato sin dall’inizio. Vuole essere un tentativo di integrazione e di apertura a culture diverse, per questo si auspica che la famiglia possa rimanere un riferimento per la persona anche al termine del periodo di accoglienza. Il periodo di accoglienza richiesto è tendenzialmente di un anno.

L’Adozione di vicinanza si rivolge alle famiglie che non possano o non si sentano in grado di gestire un’accoglienza fra le mura domestiche e prevede un’opportunità di prossimità nei confronti di persone che hanno ottenuto un permesso di soggiorno per protezione internazionale. Si tratta infatti generalmente di persone sole, senza riferimenti familiari nel territorio e perlopiù giovani.

Le famiglie e le persone interessate ad uno dei due progetti possono scrivere a [email protected] o telefonare al numero 0444-304986.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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