Profughi, Mis: Vicenza parcheggio per pseudo-profughi e clandestini, bomba immigrazione sta per scoppiare
Venerdi 5 Agosto 2016 alle 17:14 | 0 commenti
Riceviamo da Gian Luca Deghenghi e Alberto Etenli, Direttivo Movimento Italia Sociale Vicenza, e pubblichiamo
Gli arrivi di immigrati in territorio Italiano continuano senza sosta e inevitabilmente la nostra città e la nostra provincia, come avviene in tutto il paese, diventano parcheggi per i nuovi richiedenti asilo, pseudo-profughi e clandestini. La situazione in città e provincia sta diventando esplosiva per carenza di posti ove alloggiare i contingenti di “ospiti†che Roma assegna al nostro territorio, ma i responsabili istituzionali locali non sembrano capire la pericolosità della situazione.Se provassero ad interrogarsi sul punto di vista del cittadino comune, costretto a subire le intrusioni di nuclei sempre più numerosi di migranti, con tutte le problematiche che ne derivano, non crediamo che il Prefetto e certi amministratori locali, oltre a cooperative, enti, albergatori e locatori vari coinvolti nel disastro dell’ accoglienza indiscriminata dormirebbero sonni tranquilli.
Quale può essere il sentimento che serpeggia nelle nostre comunità rispetto alla gestione dell’ immigrazione sul territorio se non un diffuso e giustificato malcontento?
Consideriamo alcuni aspetti: il numero di presenze sta diventando oggettivamente eccessivo; la cronaca riguardante le condizioni di degrado ed insicurezza a Vicenza ed in altri municipi della provincia stanno fornendo testimonianze continue del fallimento di qualsiasi prospettiva di integrazione o serena convivenza; il trattamento, anche economico, destinato ai migranti, è un vero e proprio affronto agli italiani in difficoltà ; molti richiedenti asilo non hanno nessun reale diritto di soggiorno e di mantenimento; la preoccupazione per possibili (anzi probabili) infiltrazioni di terroristi islamici è sempre più viva.
Ed in questo quadro, con la tolleranza dei cittadini che è evidentemente agli sgoccioli, vediamo la Prefettura annaspare e mettere in campo un approccio sempre più autoritario al problema ed il Comune di Vicenza rendere operativa la propria adesione al bando SPRAR (sistema di protezione di richiedenti asilo e rifugiati), iniziando a partecipare direttamente all’ accoglienza e mettendo a disposizione i primi posti letto.
Se queste sono le risposte che il Prefetto Soldà ed il Sindaco Variati, incuranti delle proteste di piazza di centinaia di residenti, intendono dare ai vicentini ormai esasperati, prevediamo che la situazione non tarderà a precipitare.
La bomba immigrazione sta per scoppiare, è chiaro, e quel che ci preoccupa di più è l’ incognita relativa alle forme che assumerà la rabbia popolare quando esploderà .
Ma questo interrogativo, pensiamo, dovrebbe assillare e preoccupare ben di più quanti, nelle file delle istituzioni e tra gli operatori privati, stanno contribuendo, per ignavia alcuni, per squallido interesse economico altri, a questo disastro.
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