Profughi, Forza Italia al Prefetto: "non dimentichiamo il fioretto che diventa sciabola"
Giovedi 7 Luglio 2016 alle 17:20 | 0 commenti
Riceviamo da Roberto Cattaneo, capogruppo Forza Italia Consiglio Comunale di Vicenza, e pubblichiamo
Il prefetto di Vicenza dott.Eugenio Soldà insiste nel richiedere la collaborazione dei settanta comuni, su 121, che si sono rifiutati di accogliere la sua richiesta di ospitare i profughi/immigrati clandestini e nel contempo afferma di comprendere le motivazioni dei sindaci. Però non tiene conto del fatto che ogni sua passata proposta è stata dalla stessa Prefettura, naturalmente in funzione di ordini ricevuti dal Ministero degli Interni, non solo superata dagli avvenimenti, ma addirittura trasformata in imposizione o in minaccia.
Non dimentichiamo il fioretto che diventa sciabola. Il prefetto ha dei doveri verso il suo ministro ma penso che abbia anche il dovere di avere rispetto della volontà dei cittadini sui quali si tenta di scaricare tutto il peso delle sbagliate scelte fatte dal Ministro Alfano che non tengono per nulla conto di quello che accade nelle nostre comunità . Tempo fa il prefetto chiedeva che fosse ospitato un profugo/immigrato clandestino ogni mila abitanti. Poi ha chiesto che ogni paese ne ricevesse da 4 a 8. Ora ci fa sapere che dovrebbero essere, a breve, 2000 le presenze in provincia, quindi  un indice di 2,5 ogni mille abitanti. Ma dai suoi comunicati si prevede che questo afflusso continuerà a crescere e non vi è nulla che faccia prevedere l’esistenza di un limite al numero di futuri arrivi. Con queste premesse è comprensibile e pienamente giustificabile la posizione assunta dai sindaci che non ricevono alcuna garanzia circa i futuri sviluppi di questa situazione. Un conto è una solidarietà equilibrata che tenga conto del fatto che i cittadini hanno diritto di pretendere che sia loro riservato almeno lo stesso rispetto che si esige per i profughi. Oltretutto non può essere ignorato, proprio per rispetto dei propri concittadini, dai sindaci il fatto che non pochi di questi presunti profughi compiono atti criminali e mettono in pesante pericolo la sicurezza e la tranquillità del territorio e dei suoi abitanti.
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