Profughi all'hotel Adele, viceprefetto Marchesiello: "Variati me ne ha parlato, ma che ci sia una speculazione è tutto da verificare"
Mercoledi 19 Agosto 2015 alle 16:30 | 0 commenti
La nostra intervista a Salhama, il profugo palestinese arrivato in Italia e alloggiato per mesi all'Hotel Adele, è arrivata in prefettura attraverso Achille Variati. Il sindaco ha infatti segnalato al prefetto la testimonianza del ragazzo e in particolare la parte riguardante il fatto che avrebbe lavorato per i titolari della struttura facendo piccoli lavoretti in altri appartamenti, ricevendo un compenso minimo.
"Il sindaco me ne ha parlato - spiega il dottor Massimo Marchesiello, viceprefetto vicario - ma ognuno è libero di raccontare quello che vuole, la titolare dell'hotel Adele è una persona che le regole riesce a mantenerle".
Il sindaco, nel presentate ieri il piano che dovrebbe assegnare ai profughi - attraverso la formula del volontariato - dei lavori utili per conto di Aim Valore Ambiente, aveva accennato al fatto che le cooperative sono una cosa mentre l'hotel è comunque una struttura commerciale. Aggiungendo di averne parlato con la Prefettura, Variati intendeva dire di aver segnalato proprio "il nostro" caso. E cioè quello di Salhama, che  aveva accettato un'intervista con Vicenzapiù raccontando appunto che per 10 euro in otto ore faceva lavoretti che comprendevano la sistemazione di altri appartamenti - tinteggiatura, giardino - nei quali poi sarebbero stati accolti altri profughi. L'Hotel Adele, interpellato da noi, aveva dichiarato, attraverso un impiegato, che lavoretti ne avevano fatti ma che non era sicuro sul fatto della sistemazione degli appartamenti: "può essere - ha aggiunto il dipendente - comunque tutto è stato fatto in accordo con la Prefettura e con le cooperative". "Queste persone sono state utilizzate per piccoli lavori, ma attività che vengono premiate non attraverso una retribuzione economica", conferma il dottor Marchesiello, aggiungendo: "Di questo caso Variati me ne aveva parlato, ma conoscevamo già questo cittadino come persona, diciamo che ci sono casi ben più critici del suo". La segnalazione comunque è arrivata e adesso sta all'ufficio governativo fare le eventuali verifiche.
Nel frattempo il vicario ha annunciato che sta avendo un seguito l'appello di Variati ai profughi perché accettino - firmando un documento di impegno al volontariato - di essere occupati per lavori di spazzatura delle strade sotto la supervisione e per conto di Aim: "La prossima settimana ci sarà un vertice con Comune e associazioni per arrivare a una piattaforma unica di gestione di questa proposta, nella quale si individueranno anche delle forme premiali per chi accetta di svolgere i compiti".
La prefettura, a oggi, aveva già chiamato in causa molti Comuni del vicentino per cercare di attivare progetti simili e agire su di una situazione che oramai riguarda 1045 persone, tanti sono i profughi residenti nel vicentino "Quando molte persone stanziano da molto tempo senza far niente è assolutamente necessario recuperarle con attività utili - conclude Marchesiello - se i Comuni non recepiscono questo messaggio, purtroppo è destinato a rimanere lettera morta".
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