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Professore trans su siti hard, Donazzan: "Scuola deve essere protetta"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 13 Aprile 2017 alle 16:19 | 0 commenti

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L'assessore all'Istruzione della Regione del Veneto, Elena Donazzan, torna sulla vicenda del professore transessuale, che ha prestato servizio all'Istituto Rossi di Vicenza, scovato in alcuni siti hard e che ha ammesso la propria attività alternativa all'insegnamento al preside del scuola vicentina. "Il professore non può restare impunito e nemmeno la scuola inerme - afferma Donazzan. Alla ripresa delle lezioni, paradossalmente, potrebbe accadere che la stessa persona venga chiamata per un'altra supplenza perché non sottoposta ad alcun procedimento disciplinare". "La mia richiesta di ispezione oggi si rafforza per poter dare gli strumenti alla scuola di proteggere gli studenti e la propria onorabilità, già messa molto in discussione - osserva l'assessore regionale -.

L'ispezione dovrà anche mettere in evidenza il motivo per cui si sia sottovalutato il fatto che un docente, inserito in una graduatoria come uomo, si sia presentato in una classe di minori avendo subito la trasformazione della propria identità, perché ritengo grave la responsabilità di chiunque abbia sottovalutato questo aspetto inducendo dei giovani minorenni a stimolare una curiosità morbosa che li ha spinti a navigare nella rete in luoghi scabrosi e pericolosi per il proprio equilibrio". "Indurre a comportamenti corretti è uno dei compiti della scuola, che deve essere altresì protetta da un pensiero dittatoriale e buonista che vorrebbe far passare per normale ciò che normale non è - chiosa la referente regionale all'Istruzione -. Il fatto più grave resta la prostituzione ma il quadro complessivo avrebbe dovuto mettere in allerta".

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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