Professore trans su siti hard, Donazzan: "Scuola deve essere protetta"
Giovedi 13 Aprile 2017 alle 16:19 | 0 commenti
L'assessore all'Istruzione della Regione del Veneto, Elena Donazzan, torna sulla vicenda del professore transessuale, che ha prestato servizio all'Istituto Rossi di Vicenza, scovato in alcuni siti hard e che ha ammesso la propria attività alternativa all'insegnamento al preside del scuola vicentina. "Il professore non può restare impunito e nemmeno la scuola inerme - afferma Donazzan. Alla ripresa delle lezioni, paradossalmente, potrebbe accadere che la stessa persona venga chiamata per un'altra supplenza perché non sottoposta ad alcun procedimento disciplinare". "La mia richiesta di ispezione oggi si rafforza per poter dare gli strumenti alla scuola di proteggere gli studenti e la propria onorabilità , già messa molto in discussione - osserva l'assessore regionale -.
L'ispezione dovrà anche mettere in evidenza il motivo per cui si sia sottovalutato il fatto che un docente, inserito in una graduatoria come uomo, si sia presentato in una classe di minori avendo subito la trasformazione della propria identità , perché ritengo grave la responsabilità di chiunque abbia sottovalutato questo aspetto inducendo dei giovani minorenni a stimolare una curiosità morbosa che li ha spinti a navigare nella rete in luoghi scabrosi e pericolosi per il proprio equilibrio". "Indurre a comportamenti corretti è uno dei compiti della scuola, che deve essere altresì protetta da un pensiero dittatoriale e buonista che vorrebbe far passare per normale ciò che normale non è - chiosa la referente regionale all'Istruzione -. Il fatto più grave resta la prostituzione ma il quadro complessivo avrebbe dovuto mettere in allerta".
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